
Nella serata di Sabato 12 Dicembre, a Parigi, è stato raggiunto il primo accordo sul clima in cui tutti i paesi si sono impegnati in modo attivo per ridurre le emissioni serra.
Il testo contiene un obiettivo molto ambizioso. Tenere la crescita della temperatura “ben al di sotto dei 2 gradi” rispetto all’era preindustriale e fare il possibile per non superare l’1,5 grado.
I paesi industrializzati si sono impegnati inoltre ad alimentare un fondo annuo da 100 miliardi di dollari (a partire dal 2021, con un meccanismo di crescita programmata) per il trasferimento delle tecnologie pulite nei paesi non in grado di fare da soli il salto verso la green economy.
E’ stato anche previsto un programma di rafforzamento periodico degli obiettivi di riduzione fissati volontariamente dai singoli paesi. Il primo incontro sarà nel 2018 per poi giungere nel 2023, alla prima revisione vera e propria per far crescere gli obiettivi di taglio della CO2.
Infine, l’intesa contiene un riferimento al cosiddetto carbon budget, cioè la quantità di carbonio immessa in atmosfera bruciando combustibili fossili e deforestando. In base alla situazione attuale per restare nello scenario dei 2 gradi bisogna tagliare le emissioni di un terzo.
L’accordo di Parigi entrerà in vigore appena sarà firmato o ratificato da almeno 55 paesi responsabili di almeno il 55% delle emissioni. I contenuti operativi vanno in buona parte ancora inseriti.
Da Parigi è partito un percorso che cambierà il modo di vivere e di produrre lungo tutto il secolo.
Per chi lo desidera, al seguente link è disponibile il testo integrale dell’accordo.
(fonte: http://www.repubblica.it)
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