Nella notte tra giovedì e venerdì sono andati in scena gli ultimi due preliminari della Copa Libertadores 2014. La U de Chile ha sconfitto i paraguayani del Guaraní per 1-0 mentre il Lanús si segnala come l’unica squadra capace di fare risultato in trasferta, avendo battuto i venezuelani del Caracas per 2-0.
GIOVEDÌ 30 GENNAIO
- UNIVERSIDAD DE CHILE vs. GUARANÍ 1-0 (64′ Rodrigo Mora) [00.00 ora italiana]
La U si schiera con un insolito (per il calcio sudamericano) 3-5-2: mediana folta e composta da piedi buoni e due attaccanti brevilinei che partono molto larghi per non dare punti di riferimento. I paraguayani, invece, optano per un classico 4-4-2, arcigno e compatto con due lungagnoni abbastanza macchinosi davanti.
Los Azules si mostrano subito superiori e schiacciano il Guaraní nella sua metà campo. Col passare dei minuti, però, il fortino degli ospiti non crolla sotto l’incessante possesso palla dei locali. Anzi, la prima occasione capita ai paraguayani al 20° minuto, precisamente sulla testa di Fernando Fernández che servito ottimamente da Mendoza, colpisce male spedendo sopra la traversa. Los Aurinegros, ovviamente, data l’inferiorità tecnica, giocano in contropiede provando a sfruttare la dinamicità di Ocampo.
Al 25°, finalmente, la U riesce ad entrare in area di rigore: un colpo di testa di Mora viene facilmente bloccato da Aguilar.
Al 27° è ancora il Guaraní a rendersi pericoloso: Fernández smarca in profondità Santander che serve a rimorchio Ocampo, il cui tiro a palombella non inquadra la porta.
Bisogna attendere il 35° per la seconda chance della U. Lorenzetti, approfittando di una sponda involontaria di un difensore avversario, anticipa Aguilar ma Aranda salva sulla linea. Pochi secondi più tardi Cereceda raccoglie il pallone dopo un’uscita avventata di Aguilar ma il suo tiro viene ribattuto fortunosamente da un difensore.
Il primo tempo termina a reti bianche. La squadra di casa prova a spingere, sostenuta dal proprio pubblico, ma appare poco incisiva, per usare un eufemismo.
La ripresa riparte con un Guaraní rigenerato che prova ad alzare il baricentro: l’obiettivo è recuperare palla in zone più alte di campo per avere poi meno metri da percorrere per attaccare la porta. Le intenzioni vengono confermate dai fatti: al 48° minuto Marín (che sostituisce lo squalificato Herrera) deve superarsi sulle due conclusioni ravvicinate di Aranda e Iván González.
Al 53°, sul versante opposto, Martínez prova dalla distanza, attento Aguilar.
Al 56° la partita viene interrotta per alcuni minuti a causa dell’accensione di fumogeni sugli spalti. Niente di grave ma è espressamente vietato dalla CONMEBOL.
Si riprende dopo circa cinque minuti con la U sempre in avanti alla ricerca del gol che sblocchi l’incontro. E non poteva che essere un golazo: Ramón Fernández imbecca Rodrigo Mora dentro l’area con un lancio calibrato alla perfezione, l’uruguayano controlla e, spalle alla porta, trafigge Aguilar con una formidabile chilena.
Impazziscono gli hinchas della U che ora vogliono il raddoppio per mettere più al sicuro la qualificazione.
Invece sono gli ospiti ad andare a un passo dal pareggio immediato: F. Fernández, sugli sviluppi di una palla da fermo, allarga troppo il piattone e la sfera rotola fuori alla sinistra di Marín.
Il gol ha ravvivato la partita. Ora aumenta il ritmo e le squadre si allungano. Al 77° la U de Chile potrebbe chiuderla ma la sfortuna non aiuta. Prima Rubio centra il palo, poi Mora cicca il pallone che viene respinto sulla linea ed infine Cereceda svirgola per una mischia incredibile che si risolve nel nulla. Sulla ripartenza il Guaraní sfiora nuovamente la parità: Mendoza controlla bene un lancio dalle retrovie, sombrero al diretto marcatore ma tiro che finisce a lato. La partita termina con Isaac Díaz e Mora che si divorano clamorosamente il gol del possibile raddoppio. Appuntamento tra una settimana in quel di Asunción per il ritorno.
- CARACAS vs. LANÚS 0-2 (19′, 87′ Goltz) [2.15 ora italiana]
Solito 4-3-3 per Guillermo Barros Schelotto che deve fare a meno solamente del classe ’93 Lucas Melano, sostituito dal coetaneo Junior Benítez. Il Caracas affronta i detentori della Copa Sudamericana con un rigido 4-4-2.
Sin dalle prime battute, è evidente come il Lanús non debba sforzarsi troppo per controllare la partita e raggiungere l’area avversaria. Forse anche per questo, il Granate dà la sensazione di non voler affondare in ogni circostanza, avendo compreso che è possibile portare a casa il risultato pur non spendendo molte energie.
Al 4° minuto una dormita colossale e collettiva della difesa venezuelana – a dimostrazione di quanto scritto sopra – libera Acosta davanti alla porta ma il Laucha fallisce da pochi passi. Al 10° sempre Acosta, servito da Ayala, salta di testa e sfiora l’incrocio.
Al 19° arriva prontamente il vantaggio: su un corner battuto dal paraguayano Ayala svetta su tutti il capitano Paolo Goltz, palo e gol. Una rete rabbiosa, di potenza e precisione, che permette ora al Lanús di giocare con più tranquillità.
Probabilmente data la pochezza tecnica, i venezuelani tentano di innervosire la contesa e così l’arbitro si vede costretto a sventolare qualche cartellino giallo di troppo e a sedare qualche principio di rissa.
Il primo tempo termina senza altri grossi sussulti e la ripresa comincia sulla falsariga della prima parte con il Grana che conserva il possesso della sfera e il Caracas che non riesce a produrre nemmeno un’azione di contropiede.
Al 61° Benítez fa partire un destro dai 25 metri e sfiora l’angolino alla destra del portiere.
Al 68° per la prima volta nell’incontro a rendersi pericoloso è il Caracas: Isea serve magistralmente Curé alle spalle dei difensori ma il tiro-cross dell’attaccante non trova alcun compagno al centro dell’area piccola. I venezuelani provano ad alimentare il loro periodo positivo. Al 71° un colpo di testa di Quijada, su punizione, finisce sul fondo e al 76° Luís González, dopo una bella cavalcata palla al piede, colpisce la traversa per la disperazione dei 30.000 tifosi de “Los Rojos del Ávila“.
All’87° l’arbitro macchia la sua prestazione concedendo un rigore totalmente inesistente agli ospiti: trasforma dagli undici metri nuovamente Goltz che liquida, così, la pratica.
Al 92° Farías potrebbe riaprire i giochi ma il suo diagonale termina a lato.
Tra una settimana al Lanús non resta altro che consolidare il vantaggio ottenuto in Venezuela e celebrare l’ingresso nella fase a gironi della coppa più prestigiosa del Sudamerica.