In occasione della visita del presidente iraniano Rohani a Roma, le statue dei Musei Capitolini sono state nascoste da grigie paratie, per non offendere la sensibilità (?) dell’illustre visitatore.
Statue armoniose, opere d’arte, testimoni della cultura e dell’arte italiana, ultima ricchezza di questo povero paese, sono state nascoste quasi ad averne vergogna, quasi a dar ragione a chi di queste opere fa scempio perché le considera immorali.
Nascondere la bellezza a chi la Bellezza non sa capirla, non sa cosa significhi.
Nascondere il proprio patrimonio, le proprie radici, la propria storia e gloria per la mera Ragion di Stato…
Non è un atto di asservimento? Non è chinare la testa e prostituirsi?
L’Iran – si sa – è nemico dell’Isis, e oggi corteggiato dall’Occidente che, dopo aver tolto le sanzioni internazionali, sta cercando varie forme di “cala-braghismo” possibili.
Poi magari, tra qualche anno, saranno loro il nostro nuovo Nemico e anche questa volta, avremmo dato loro tutti i mezzi necessari a nuocerci (come già per i Talebani, l’Isis stesso ecc… ecc…), dopo che ne avremo perso il controllo. (Barbara Mangini)