Mancano pochi giorni all’inizio della Coppa d’Africa ma i “Bafana Bafana”, a detta dei tifosi locali, hanno già la vittoria in tasca.
E la sfida iniziale, che è con l’Algeria, cade il 19 gennaio prossimo.
La tifoseria locale è già tutta in fibrillazione, assolutamente dimentica della batosta del non troppo lontano 2010.
I ragazzi di Soweto,calciatori e supporter, sono pronti e, specie quest’ultimi, muniti di “vuvuzela” sono ,da adesso, pronti lì a soffiarci dentro.
Più “casino” è e meglio è- essi dicono se interrogati da chi è incuriosito o non gradisce – perché è un dare “forza” alla propria squadra e motivarla.
Forse è un po’ più del necessario questo super-tifo per cui, nelle vie cittadine o periferiche, non è raro incontrare, ad ogni decina di metri, gruppi di ragazzotti sfaccendati che, soffiando a pieni polmoni, fanno a ripetizione le prove “generali”.
Ma la cosa seria è un’altra. E’ quasi obbligatorio vincere. E si conta sulle strategie tattiche di Moroka Swallows come allenatore, l’uomo che è stato capace in pochi mesi di ridare fiducia alla squadra e riportarla in alto nel ranking mondiale.
Ma la palla è rotonda e –si sa – le sorprese non mancano. Come è già accaduto, ad esempio, nella precedente Coppa d’Africa con lo Zambia,su cui nessuno avrebbe mai scommesso.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)