Mentre la Spagna calcistica non parla d’altro che delle dimissioni di Rosell da presidente del Barcellona (leggi qui per saperne di più), si è chiusa stasera l’andata dei quarti di Coppa del Re. Partita vera al Vicente Calderon, di fronte due delle più belle realtà iberiche: l’Atletico Madrid di Simeone, di cui da mesi si decantano le qualità di grandissima squadra, e la rivelazione Athletic Bilbao, in piena – e meritata – zona Champions. L’ha spuntata l’undici di casa, ma l’1-0 lascia aperte le speranze di qualificazione per i baschi. Al San Mames sarà un’altra battaglia.
Ha deciso un colpo di testa di Godin, a fine primo tempo: l’uruguaiano, autore di una grandissima stagione, ha prima recuperato palla per poi fiondarsi in area e deviare di testa il cross perfetto di Koke, tornato ad altissimi livelli dopo un mesetto di leggero appannamento. Il fantasista, solo un minuto prima, aveva lanciato Adrian: a tu per tu con Herrerin, l’ex Deportivo – preferito a David Villa ma di nuovo deludente – ha sparato sul portiere e sprecato la più grande occasione della sua partita. Bella, comunque, la parata del portiere ospite che qualche minuto prima aveva replicato alla grande a un gran destro dalla distanza di Diego Costa.
Capitolo a parte merita l’ispano-brasiliano: zero gol nel 2014, nonostante abbia giocato tutte le partite. L’intensità e, se vogliamo, la qualità è la stessa del 2013 ma manca precisione e, soprattutto, torna a cadere in vecchi atteggiamenti che ne pregiudicano le prestazioni. Fallo di reazione su Laporte, ammonito; due minuti più tardi, entrata in ritardo ancora sul giovane e forte centrale francese, ma il secondo giallo non arriva. Nella ripresa è una sfida a furia di sguardi con l’arbitro Borbalan. Atteggiamento non consone a chi, da molti, è considerato come la possibile rivelazione del Mondiale in Brasile.