Coppa Italia, Juventus-Verona 6-1. Giovinco si riprende i bianconeri

Creato il 16 gennaio 2015 da Annarellina

Goleada allo Juventus Stadium. La Juve di scorta vola ai quarti di coppa Italia, dove troverà il Parma, rifilando 6 reti al Verona (finisce 6-1). Doppietta di Giovinco, a segno anche Morata, Coman, Pereyra e Pogba. Di Nené l'unico gol dei veneti. CI PENSA SEBA — Allegri si presenta con un tridente inedito composto da Pepe (ultima da titolare: 6 maggio 2012), Morata e Giovinco. Con Vidal fermato dalla tonsillite, a centrocampo tocca a Marchisio e Pogba fare gli straordinari. Mandorlini invece sceglie Valoti trequartista e in attacco gli attaccanti di scorta Nico Lopez e Nené, ma per il resto manda in campo quasi tutti i titolari. Eppure la differenza è netta tra le due squadre, tanto che la Juventus si ritrova in vantaggio dopo appena 6 minuti. Punizione da punizione favorevole, non c'è Pirlo (in tribuna insieme a Tevez e Caceres) ma ci pensa Giovinco: Rafael tocca ma la palla finisce ugualmente in rete. L'attaccante della Juve, poco utilizzato in questa stagione, torna a esultare dopo 9 mesi: il suo ultimo gol era stato il 14 aprile 2014, 1-0 all'Udinese. Seba è il migliore insieme a Pereyra, che non a caso firma il raddoppio al 21': lancio di Lichtsteiner, dribbling su Rodriguez con un tocco di punta ed esterno morbido sull'uscita del portiere. Prima rete in bianconero, un gioiellino. Il Verona non c'è, la sua reazione è tutta in un tiro di Campanharo deviato da Storari. Così i bianconeri prendono il largo e prima dell'intervallo sono già 3-0 grazie a Giovinco: tocco facile su assist ancora di Lichtsteiner al 46'. Poco prima del terzo gol, Allegri aveva perso Ogbonna per una distorsione alla caviglia (sostituito da Chiellini, che gioca con il casco). GOL DA APPLAUSI — Insomma, un monologo bianconero che prosegue anche nel secondo tempo, interrotto solo dalla rete della bandiera di Nené (11'). Per il resto è solo Juve, che delizia i 40mila dello Stadium con altri tre gol, due dei quali di pregevole fattura: la finezza di Pogba (8'), che dopo un rimpallo finta il tiro, poi addomestica il pallone con un tocco delizioso e la mette dentro, il rigore procurato da Giovinco (18': fallo di Marquez) e trasformato da Morata (tiro a mezza altezza ma a segno), e il tocco d'esterno di Coman (34'). Juve ai quarti con i gol di scorta e i soliti campioni. Non c'è storia allo Stadium. Per chiudere in bellezza mancava il gol di Pepe. Ma è festa anche così.

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