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Coppa Italia: Palermo batte l’Avellino 2 -1, Rigoni bomber aggiunto, Vazquez-Belotti incantano
Creato il 15 agosto 2015 da Univeryo7p
Di fronte a un pubblico tutto fuorché delle grandi occasioni (appena 9mila gli spettatori al Barbera), il Palermo fa fuori dalla Coppa Italia l’Avellino di Attilio Tesser e, a distanza di tre anni, approda al quarto turno (i sedicesimi di finale) della Tim Cup. Affronterà l’Alessandria di Scienza. Prestazione convincente per i rosanero, che hanno dato dimostrazione di avere idee abbastanza chiare in fase di possesso; qualcosa da rivedere, invece, nell’atteggiamento della squadra quando il pallone lo custodiscono gli avversari. 2-1 il punteggio finale: in gol Rigoni, Trotta e Quaison.Primo tempo – I siciliani partono subito forte. Per Vazquez si tratta di una delle prime uscite senza il suo compagno di merende (quel Paulo Dybala andato alla Juventus), ma nessun timore per il Mudo, che sin dall’avvio della gara ricorda ai più scettici perché il suo nome sia accostato anche a club blasonati. Belotti lo segue a ruota, contando di fare bella figura in quella che potrebbe essere l’ultima partita con addosso la maglia rosa. Tuttavia il primo squillo porta la firma di Luca Rigoni, uno dei migliori del match. Sull’asse Rispoli-Rigoni, quest’ultimo becca – tanto per cambiare – il palo alla sinistra del portiere Frattali. Questo l’unico brivido della prima frazione che comunque non è stato avaro di emozioni, né di intensità. Secondo tempo – Iachini è teso. Sa che i suoi uomini stanno rispondendo bene, ma il gol non arriva. Cambiare modulo? No, però interpreti sì. Appena due minuti dopo una traversa clamorosa coklpita da Marcello Trotta (su disimpegno errato di El Kaouitari), entra Quaison al posto dell’ammonito Ivaylo Chochev. Altro ruolo in campo per lo svedese che viene schierato dunque da mezzala mancina. Al 7′ della ripresa ecco il gol che la sblocca la gara. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Belotti si fa trovare pronto, stacca di testa e indirizza verso Rigoni. Per il bomber aggiunto dei rosa è un gioco da ragazzi: l’ex Chievo sfiora col tacco e manda in rete. 1-0. Il classe ’84 inizia, dunque, la nuove stagione come aveva chiuso la passata. Segnando. Al 13′ della ripresa altra occasione nitida per i padroni di casa: Vazquez inventa, il gallo ancora pronto a cantare. L’ex Albinoleffe stacca a botta sicura davanti alla porta, ma manda il pallone a lato. La dura legge del calcio: gol sbagliato, gol subito. Al 15′ della ripresa, Trotta pareggia i conti in spaccata. Posizione di partenza, però, nettamente in fuorigioco. Piccolo incidente di percorso per i rosa che un minuto dopo rimettono i conti a posto. Cross di Lazaar, Rigoni al volo sul secondo palo. Frattali respinge, Quaison ribadisce in rete. 2-1. Ancora a memoria, ancora Rigoni, una sicurezza per Iachini. Una volta passato nuovamente in vantaggio il Palermo iniziare ad amministrare, non risparmiando giocate d’alta classe. Al 20′ del secondo tempo Belotti per Rigoni che, senza guardare, la scarica dietro per Vazqueez. Il tiro del Mudo termina fuori di poco. E’ monologo, Iachini applaude. C’è solo il rammarico dell’altro legno colpito da un rosanero: è il marocchino Achraf Lazaar che con il suo cannoncino becca la traversa. Per il resto poca storia. Il Palermo vince e va avanti.
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