Copriamoci le gambe

Creato il 09 luglio 2012 da Ilnazionale @ilNazionale

9 LUGLIO – Parlare di Moda in Italia in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando noi Italiani sembrerebbe quasi un controsenso, considerato il diminuire dell’afflusso di clientela presso le boutiques e l’aumento del medesimo presso i mercatini. Non è forse vero che oramai si va alla ricerca del prezzo più conveniente? Ma non è un discorso di sconti o sottocosto quello di cui si vuole parlare. Ognuno si fa i propri conti in tasca. L’elemento più significativo che emerge è la scelta dei capi che vanno per la maggiore. Ed ecco che allora se ci giriamo un po’ attorno notiamo che qualcosa sta cambiando, forse. Le minigonne striminzite che creano imbarazzo a fare qualche movimento di troppo non si vedono più tanto come prima in giro, con dispiacere forse di qualche maschietto. Tornano invece di moda gli abiti lunghi, le gonne a coda, i veli. Qualche anno fa se una ragazza fosse uscita da casa con un vestito più lungo del ginocchio molto probabilmente sarebbe stata derisa come aspirante monaca. Oggi invece viene guardata con un occhio diverso, ammirata per la sua eleganza e per la sua sobrietà. Con ciò non si vuol far un discorso di giudizio su gambe più scoperte di altre o simili. Semplicemente un’osservazione dei tempi. Tempi di crisi che segnano sempre una svolta, un cambiamento in qualche ambito della società. E uno dei fenomeni che rispondono per primi a queste evoluzioni è sempre la moda, come ci insegna la storia. È forse possibile quindi che l’abito lungo manifesti un desiderio di ritorno al passato, ai tempi in cui si stava meglio economicamente, ai tempi in cui le feste da ballo a palazzo erano di routine. Questa è la moda, gonna lunga o corta che si voglia lanciare. La moda è espressione dei tempi. E noi siamo i protagonisti di tutti quei cambiamenti che fanno fare alla moda i suoi passi in avanti…o “indietro”.

Gloria Girometti