Magazine Diario personale

Cor, cordis, cordate

Da Icalamari @frperinelli

Versi che non rivelano ancora la mia svolta trash, né la serata Durex di venerdì scorso in discoteca :-D

Cor, cordis, cordate

Parlo di fatti concreti come mani.

bianche di calce e dure di lavoro.

Chiamo l’esempio allora,

prendendolo per mano:

Grinzoso schermo appeso,

brillava di riflessi, fiotti di luce

e schizzi delle onde in mezzo ai rovi.

Quel giorno l’ho scalato senza guardare in basso,

instabile, tentando le vie nuove,

i muscoli tremanti e i tendini in tensione.

Punte di dita incerte, petto sbalzato

dalla parete ostile al battito schiacciato

di un cuore che si ostina.

Sono arrivata in cima. E lì

ho gridato forte, rivolta a chi era in fondo

(gli amici-macchie di colore, i loro zaini pieni,

i fuoristrada ai margini del bosco)

non so più quante volte.

Dicevano “Ora scendi!”

Io non avevo voglia di tornare.

E la conquista

ha spinto oltre il desiderio.

Rischiare l’equilibrio, vivere i fatti

mani di magnesite

sudore stillante dalla fronte accesa

nervi tesi

E solo la vertigine

sotto di me in cordata.

EELS – I’m Going to Stop Pretending That I Didn’t Break Your Heart

(Per la pazienza/ devo un inchino/e pure un grazie/ ad Antonella/ Taravella Guarino)


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog