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C'è un posto, una struttura, che ha una storia e delle caratteristiche che lo inseriscono di diritto tra i luoghi fantastici e "magici". Stiamo parlando di Coral Castle. Questo luogo, creato dal lettone Edward Leedskalnin, si trova a Homestead in Florida.Il nome del luogo, però, potrebbe deviare. Infatti il materiale utilizzato non è il corallo, ma una pietra locale chiamata, appunto, coral.Partiamo innanzi tutto, però, dal parlare di un sogno; o meglio, da una storia d' amore. Infatti, Edward, trasferitosi negli Stati Uniti, era innamorato di una donna, molto più giovane di lui. Questa, però, non conosceva Edward se non di vista, e lui non le aveva mai confidato il suo amore. La sua volontà, quindi, fu quella di costruire, in onore della sua "amata", un castello vero e proprio e, concluso questo, Edward avrebbe fatto ladichiarazione alla donna di cui era innamorato. Allora, armato di buona volontà e amore, iniziò a lavorarvi, ma da solo.Amico di Nicolas Tesla, grandissimo studioso dell'elettromagnetismo, si crede che Leedskalnin abbia sfruttato queste conoscenze, poi andate perdute, per il suo lavoro. Perché diciamo questo? Vediamo di fare chiarezza. Il fondatore di Coral Castle era un uomo molto magro, alto solo 1,39 m, ed è riuscito, da solo, a tagliare blocchi interi di coral(simile per consistenza al granito) e a spostarli. Questi sono, però, tutti pezzi che pesano diverse tonnellate ciascuno e, nonostante le interperie del tempo, sono tuttora visibili e può essere verificato come si incastrino, tipo i blocchi granitici delle piramidi egizie, al millimetro; ossia tra blocco e blocco non è possibile far passare neppure una carta di credito. Questa è la particolarità ed il mistero di Coral Castle, perché Leedskinin non ha mai rivelato a nessuno il suo segreto neppure quando ci fu la necessità di spostarlo. Esatto, avete capito bene; l'intero plesso fu spostato per intero e rimontato a circa 16 km di distanza dal luogo d'origine, a causa dell'espansione edilizia, per la quale, nel 1936, furono costruiti nuovi edifici nei pressi della sua costruzione, ed essendo Edward una persona molto riservata, allora decise di spostarlo. L'intero "trasloco" ed il riposizionamento occupò 10 anni della vita dell'uomo.La struttura del Castello non è tanto quella di un vero e proprio castello, ma piuttosto quella di un giardino romantico; anche se Edward lo abitava. Ci sono incredibili posizionamenti, meridiane per calcolare il tempo, una poltrona in pietra che pesa una tonnellata, un tavolo a forma di cuore con, al centro, un fiore(doveva essere fiorito tutto l'anno); un obelisco con un foro perfettamente allineato con la stella polare; una "fontana della luna" che rappresenta le fasi lunari e il monolite di ingresso pesa ben 9 tonnellate, ma come altri uguali, occorre la sola pressione di un dito per aprirlo, tanto è perfetto l'inserimento nei cardini ed il taglio.La teoria più affascinante sulla costruzione del castello, è quella per cui, appunto, Leedskinin si sarebbe avvalso di conoscenze di elettromagnetismo tali da consentire a lui, da solo, di spostare questi immensi blocchi monolitici e, con chissà quale tecnica, anche di tagliarli e lavorarli. Le onde elettromagnetiche da lui sfruttate, consentirebbero di eliminare la forza gravitazionale, basato, sembrerebbe, su onde magnetiche, mentre per altri su onde armoniche sonore. Secondo dei ragazzini, invece, Edward avrebbe utilizzato grossi palloni ad idrogeno; certo è che, però, Leedskinin ha detto che lui era a conoscenza del segreto della costruzione delle piramidi egizie e l'avrebbe usato per il castello, che conisterebbe nello sfruttare la maglia elettromagnetica terrestre(cosa, però, ancora sconosciuta). Le uniche foto, però, che esistono della costruzione mostrano carrucole e paranchi lignei, ma, secondo calcoli realizzati, tali sturmenti non avrebbero consentito di compiere il lavoro che è stato fatto. Questo è il mistero ed il fascino di questo luogo. Ma quando alla fine fu detto alla donna che amava che lui aveva costruito questa opera solo per suo amore e le fu chiesto se voleva vederlo e conoscere Edward, lei rispose: "No grazie". Così finisce il nostro racconto, ed il segreto è destinato a rimanere tale, in quanto nel 1951 Leedskinin si ammalò e, prima di svelare il suo segreto si diresse all'ospedale con la corriera, incidendo su una pietra: "Vado all'ospedale, torno presto". In realtà, pochi giorni dopo, Edward morì per via di un tumore maligno allo stomaco portando con sé il segreto della sua grande opera.
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