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Cordiali sì, friendly un po’ meno

Creato il 09 agosto 2014 da Vortoj

C’è senza dubbio una cosa nella quale l’esperienza americana mi ha cambiato: sono diventata intollerante ed esigente in determinate situazioni. In Italia bene o male era normale se entrando in un negozio nessuno mi salutasse, ero abituata ai Mediaworld dove i commessi si imboscavano per non essere visti e a quei posti dove ti trattano un po’ ehm… scoglionati.

Qui a Berlino, anche se la fama dei berlinesi in questo senso non è delle migliori, mi sono sempre trovata bene. Sono sempre cordiali e fanno il loro lavoro…vero, senza alcun trasporto in alcuni casi, ma comunque non mi sono mai potuta lamentare del servizio.

Poi sono andata in America ed ho scoperto cosa significa essere gentili davvero. Ora, potrei dire – perchè lo penso – che tutta quella gentilezza dei commessi e dei camerieri derivi dal fatto che i camerieri sono pagati per lo più di mance e i commessi prendono percentuali sulle vendite. Ok, questo è un dato di fatto, ma quello che ne deriva è che se sei abituato a vivere in un posto dove tutti sono gentili lo diventi anche tu. E lo diventa anche l’impiegato pubblico delle poste o del comune, dove sono sempre stata trattata bene, accolta da gran sorrisi e gentilizza.

A volte che il commesso ti chieda come stai, quale colore possa oggi essere più adatto al tuo umore, se è stata una bella giornata e cosa farai nel pomeriggio….potrà risultare eccessivo, ma lo preferisco di gran lunga all’ indifferenza o all’arroganza.

Qui, ripeto, sono cordiali che è diverso dall’essere friendly nel modo americano. Lo percepisco come un “sto lavorando e faccio il mio dovere” ma adesso (prima no, perchè in fondo mi stai spiegando solo come funziona) mi dá sui nervi sentirmi dire “se non si mette esattamente in fila dietro la cassa non posso servirla” – successo qualche giorno fa in una Bäckerei dove ero davanti al bancone da 10 minuti, invece che dietro la cassa, e quindi sono stata ignorata anche se arrivata prima di altri clienti.

In Italia, quando ero a Venezia, non ne parliamo…spesso e volentieri nei bar la roba mi è stata letteralmente tirata, anche con scocciatura. Insomma mentre in America sembra che tutto sia volto alla fidelizzazione del cliente (anche se sei solo un turista), in Italia alcune volte hai proprio la sensazione che ti stiano facendo un favore. Qui invece sono semplicemente indifferenti, cordiali sì, ma finisce lì.

L’approccio estremamente affabile degli americani mi piace, una volta che ti ci abitui diventa difficile adeguarsi, si diventa intolleranti e pretenziosi anche in quelle situazioni in cui non c’è niente che non va ….ma tu ormai sei abituato a pretendere di più. E me lo dimosta il fatto che per esempio i miei genitori ogni volta che vengono qui in mia assenza, pur non parlando una parola nè di inglese nè di tedesco, si trovano sempre benissimo e sono soddisfattissimi.

Certo, pur di rimanere qua mi riabituerei in un nano secondo alla fredda cordialità tedesca…perchè il resto compensa di gran lunga tutto quello che là, dall’altra parte dell’oceano proprio non mi piace…. ma finchè sono lì quantomeno so che sarò sempre trattata bene, che sia al bar sotto casa o all’ospedale.



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