E’ dunque vero che il gossip è il più sapiente dei mezzani, l’angelo nascosto sotto il tavolo di un’ Italia che aveva trasformato la politica in vizio da taverna e il famoso Palazzo pasoliniano in casa chiusa, in postribolo di Stato, e adesso si libera di tutto, della ricotta e delle ragazze briffate nel burlesque, delle lupe affamate e dei tristi festini a pagamento affollati di vecchi troppo vecchi e di giovanette troppo giovani. Ecco: l’Italia si libera di tutti quei ricchi miserabili con una vera esplosione di ormoni, getta via gli ultrasettannni viagrati e recupera l’ autentica carnalità. Quattro clic di normale pettegolezzo popolare, di sano e volgare paparazzismo e finisce l’era mefitica dell’utilizzatore finale
Insieme, Corona e la Minetti sono la coppia dell’estate, uguali e paritari, belloni e maledetti. E sono l’amore che sta appassionando gli italiani non perché siamo un popolo di voyeur – o per lo meno non solo – ma perché i loro baci e le loro fughe, gli alberghi dove si incontrano, e il broncio di lei che diventa sensuale in attesa che lui ne combini un’altra, e il sorriso di lei che gatteggia mentre lui brucia tutti i semafori rossi, insomma questa riedizione di Bonnie e Clyde, con i tatuaggi al posto dei mitra, è l’ultima riga di una storiaccia di sesso malato e di strapotere corrotto, la vera fine del berlusconismo, la nemesi del muscolo e dei solidi bicipiti.
Fabrizio e Nicole sono l’uno la pupa dell’altro, e sembrano financo a noi – poveri noi – un nuovo logos. Sono una nuova Italia anche per noi che solitamente non consumiamo, non leggiamo e non seguiamo le figurine della società in vista. Eppure anche noi scettici e sgamati siamo spettatori ammirati di questa sfrenata esibizione di giovinezza e di volgarità, di bullismo e di seduzione, e ci piace che lui si pavoneggi e dica che
Certo, queste non sono le foto di Walter Chiari e Ava Gardner che fecero impazzire l’Italia, quando il grande attore faceva a pugni con i paparazzi. Lì c’era un Olimpo dove stavano i divi da ammirare, applaudire e raccontare, qui invece non ci sono divinità ma surrogati, ninfe in luogo di Diana cacciatrice e di Venere. Non c’è neppure il mantello di Natasha che diventa contadina danzando con Andrej, qui la principessa non riesce ad essere regale e il blasone del cavaliere è fatto di sguaiataggine, questi sono divi inseguiti nelle toilette di locali a uso di nottamboli qualunque, la colonna sonora non è di Fred Buscaglione ma è la techno music dei raves, e l’estate nelle loro mani non è sentimento e mistero ma una consumazione di ecstasy da menù turistico.
E però Nicole che mentre tratta la sua buonuscita, mentre vende il suo silenzio, e forse vuole un altro milione o forse vuole interpretare un film, e forse vuole un’altra vita o forse vuole ritornare in politica ma cambiando partito…, insomma Nicole che mentre elenca tutte le possibilità velleitarie e romantiche e birichine acchiappa la sua verità e bacia e abbraccia se stessa in Corona è, per sé e per tutti noi, un bagno di realtà, è il piede d’Italia che trova finalmente la sua scarpa. Nicole Minetti è l’unica ragazza del mondo che, prendendosi il cattivo ragazzo, ha finalmente messo la testa a posto.