Magazine Cinema
Durata: 117'
La trama (con parole mie): Ashburn, un'agente dell'FBI osteggiata per la sua spiccata antipatia e l'eccessiva applicazione di norme e regole dalla maggior parte dei colleghi, è inviata a Boston per investigare sull'identità di un pericoloso ed ancora senza volto boss della droga.Mullins, una detective della polizia di Boston, è osteggiata per la sua volgarità, i modi spicci e rudi e la totale noncuranza rispetto alle regole e alle norme dalla maggior parte dei colleghi, conosce le strade della sua città e deve far fronte ai guai che il fratello ha con la Legge a causa dei trascorsi di quest'ultimo legati allo spaccio.Quando le due si incontrano unendo le forze, nonostante le prime scaramucce e le diversità, per la criminalità organizzata i guai subiranno un'impennata da record.
Un paio d'anni or sono, il territorio della commedia sguaiata e sopra le righe da decenni saldamente in mano alla metà maschile del cielo è stato sconvolto dall'arrivo di uno dei titoli di genere più apprezzati degli ultimi anni, Le amiche della sposa, che riscosse un discreto successo anche qui nella blogosfera, raccogliendo i consensi soprattutto del pubblico non in rosa, piacevolmente sorpreso delle affinità nascoste che si è trovato in grado di (ri)scoprire nel cosiddetto - ed assurdamente così definito - sesso debole.
Paul Feig, regista di quel riuscito esperimento, ritenta dunque sfruttando il traino del suo pezzo da novanta, Melissa McCarthy, esplorando la parte femminile del buddy movie di stampo poliziesco grazie ad una vicenda che ricorda il recente 21 Jump Street: il risultato, come fu per il già citato Le amiche della sposa, è forse al di sotto delle aspettative - e senza dubbio del lavoro precedente del regista - ma ugualmente in grado di intrattenere senza grosse pretese, seppur appesantito da un minutaggio decisamente troppo generoso e da due personaggi destinati a diventare presto macchiette - anche se alcuni siparietti come quello che vede protagoniste le due agenti ed il capo del distretto di Mullins, il fu Biff di Ritorno al futuro, riconosciuto al volo da Julez, è davvero niente male -.
Dunque, passando da una McCarthy che parla come Hancock - devo aver perso il conto delle minacce di schiaffare qualcosa nel culo di qualcuno - ad una Sandra Bullock come spesso e volentieri accade a ricoprire il ruolo della precisina rompipalle, si arriva tutto sommato indenni al termine della visione consci di non essere stati presi troppo per il culo - per l'appunto -, senza aver impegnato troppo il cervello e reduci da un'esperienza da spettatori che riesce a strappare anche qualche onesta risata di grana grossa.
In un periodo certamente non memorabile per le commedie - fatta eccezione per il già mitico La fine del mondo ed il quasi mitico e prossimamente su questi schermi Facciamola finita - made in USA e non solo Corpi da reato finisce per rientrare nella stessa categoria di Come ti spaccio la famiglia, ovvero di quelle pellicole innocue e solo apparentemente "di rottura" per nulla destinate a lasciare il segno ma senza dubbio in grado di compiere il loro dovere al botteghino così come agli occhi degli spettatori: nessuna incazzatura, buon umore, pacche sulle spalle, una volgarità giustificata da un finale che vede i buoni trionfare sempre e comunque, e tutti a casa.
Certo, per questa stessa serie di motivi titoli come questo potrebbero perfino essere odiati da una certa frangia radical chic estrema di spettatori, ma dato che qui al Saloon vige un eloquio McCarthiano direi che me ne sbatterò bellamente, e seppur non soddisfatto dalla visione come se avessi incrociato i bicipiti con i miei fidi Expendables o le bottiglie per un party selvaggio animato da McLovin e la sua cricca, mi godrò il pensiero di essermi concesso una gita in un territorio prevalentemente macho per una volta conquistato da due protagoniste femminili senza alcun impegno ed accompagnandola con una montagna di salatini e rigoroso rutto libero.
Mullins, altrimenti, potrebbe offendersi e dire in giro che da queste parti le palle sono delle stesse dimensioni delle mentine.
MrFord
"Donnein cerca di guai
donne a un telefono che non suona mai
donne
in mezzo a una via
donne allo sbando senza compagnia
negli occhi hanno dei consigli
e tanta voglia di avventure
e se hanno fatto molti sbagli
sono piene di paure."Zucchero - "Donne" -
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