La mia amica Alessandra Ferlini mi ha sempre colpito nella sua ricerca artistica, in particolare nei suoi video, dove la ricerca della corporeità più fisica e concreta diventa completamente astratta dal video stesso, perché sono le eccitazioni neuronali della propriocezione dello spettatore a dover riempire il vuoto corporeo del video, dove non ci sono corpi altri ripresi, ma bande passanti di immagini e suoni apparentemente casuali, in realtà studiatissime. Insomma, vere opere sperimentali. Provate a guardarvi aaa Aaa a per credere.