il giudizio di Antonio GentileSummary:
Corri ragazzo corri di P. Danquart: …per non dimenticare
“Devi sopravvivere – è la richiesta di un padre al figlio, un bambino determinato ad eseguire le ultime volontà del genitore, sfuggendo a qualsiasi pericolo e affrontando le paure quotidiane con grande coraggio e determinazione, durante un’estenuante e interminabile fuga”.
“Corri ragazzo corri” per la regia di Pepe Danquart è tratto da una sceneggiatura scritta da Heinrich Hadding e dallo stesso Danquart. Un’opera cinematografica drammatica ispirata ad una incredibile storia realmente accaduta, su eventi narranti l’infanzia violata di un bambino, perseguitato da alcuni personaggi legati al folle progetto nazista, durante l’ultimo conflitto mondiale. Un film straordinario dedicato a tutti i bambini che hanno lottato per sopravvivere in un periodo storico di cieca follia. “Corri ragazzo corri” prende forma e si concretizza in un adattamento cinematografico di un’idea di Danquart (vincitore di un Oscar con il cortometraggio “Cavaliere Nero” – 1993), che trae ispirazione dal romanzo omonimo scritto da Uri Orlev nel 2000, su fatti e testimonianze raccolti dalla vita di Yoram Fridman, ad oggi ancora vivente in Israele con la sua famiglia. Una coproduzione tedesco-polacco-francese straordinaria per il contenuto, da indirizzare anche ad un pubblico adolescenziale.
Siamo nel 1942 in pieno conflitto mondiale e Srulik, un bambino ebreo di 8 anni prigioniero nel ghetto di Varsavia, con l’aiuto di suo padre riesce a scappare, sfuggendo ai controlli delle truppe naziste. La sua interminabile fuga lo conduce in una foresta dove incontra alcuni bambini ebraici che rubano polli per sopravvivere, Srulik riprende la sua corsa solitaria, finendo ospite della signora Herman (Jeanette Hain), e assumendo una nuova identità, quella di Jurek, un orfano cattolico con una croce al collo, senza una meta precisa o una casa, da quel momento la sua vita subisce un cambiamento radicale, l’unico obiettivo del bambino è quello di sopravvivere ad ogni avversità, rinnegando il proprio passato, la fede ebraica e la famiglia. Il nuovo Jurek approda presso una fattoria, dove viene ospitato da Magda (Elisabeth Duda nel ruolo di madre e moglie di due combattenti partigiani) che gli offre del cibo e del lavoro indottrinandolo al cattolicesimo e imparandolo a pregare, ma la sua lunga fuga prosegue senza sosta, finendo nuovamente nelle mani dei nazisti. Alcune persone conosciute durante la fuga si dimostreranno amici con lui, altri lo tradiranno, come un medico che si rifiuta di operarlo, dopo un drammatico incidente sul lavoro, solo perché si tratta di un bambino di origini ebraiche, ma la sua unica speranza, dopo tre anni di fughe e nascondigli, è di riscattare la propria libertà dall’oppressore ritrovando la sua identità negata.
Danquart con “Corri ragazzo corri” affronta con delicatezza e grande passione un argomento drammatico che gli sta particolarmente a cuore, “l’infanzia violata”, tema da accostare al precedente “Sopravvivere coi lupi” di Vera Belmont, un film che in altrettanto modo racconta una storia vera di una bambina persa in un bosco durante la II guerra mondiale. Danquart si dimostra attento sul set nel ricostruire in modo dettagliato l’ambiente in cui si svolge la vicenda, girata nei boschi circostanti la capitale polacca, Varsavia, dove realmente si è svolta la tragica epopea accaduta ad Yoram Fridman all’età di otto anni. Il regista, in modo evidente, cerca di dare qualcosa in più al personaggio protagonista interpretato dai due gemelli Andrzej e Kamil Tkacz (alternandoli in fase di riprese), un’immagine chiaramente forte e simbolica di un bambino in fuga dall’abominio nazista, in continua lotta per la libertà individuale e di religione.
“L’Olocausto è ancora qualcosa d’attuale” è quanto afferma Danquart nel corso di un’intervista telefonica, soprattutto se osservato attraverso gli occhi di un bambino, e continuando…“due settimane prima di dare il via a David Gottschalk per la fotografia, avevo intervistato 700 bambini senza mai trovare quelli giusti, ma proprio in quei momenti, scopro non solo l’attore che stavo cercando, ma due gemelli identici Kamil e Andrzej Tkacz”. Le scene ricostruite ed ambientate in Germania settentrionale e tra i paesaggi boschivi della Polonia hanno ottenuto una impressionante risoluzione fotografica, merito di D. Gottschalk e della scelta delle location selezionate dallo stesso regista, per far emergere il forte contrasto tra la prigionia e il desiderio di libertà di un’infanzia ferita.
Tra gli interpreti figurano Zbigniew Zamachowski, Italy Tiran e Katarzyna Bargielowska. “Corri ragazzo corri” di Danquart è un’opera cinematografica certamente da non perdere, nel ricordo dell’olocausto nazista, per il grande schermo dal 26 al 28 Gennaio 2015 in occasione dell’evento “Il giorno della memoria”.
di Antonio Gentile per Oggialcinema.net