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Corruzione e abuso d’ufficio: arrestato Cosimo Consales, sindaco (Pd) di Brindisi

Creato il 06 febbraio 2016 da Stivalepensante @StivalePensante

Terremoto giudiziario sulla città di Brindisi. Il sindaco Cosimo Consales (Pd), è stato arrestato dalla Digos con l’accusa di corruzione e abuso di ufficio. Il gip del Tribunale della città pugliese ha emesso nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare. manette e carcere anche per l’imprenditore Luca Screti, mentre agli arresti domiciliari è finito il commercialista Massimo Vergara. I tre sono accusati, fra l’altro, in concorso fra loro ed in maniera continuata dei seguenti reati: abuso d’ufficio, corruzione, concussione, truffa.

(Foto © lecceprima.it)

(Foto © lecceprima.it)

Il sindaco di Brindisi Cosimo Consales è stato arrestato dalla polizia per abuso d’ufficio e corruzione nell’ambito di un’indagine relativa alla gestione dei rifiuti. L’operazione della Digos, scattata all’alba, ha portato all’arresto anche di un imprenditore e un commercialista. Arresti domiciliari per il primo cittadino e il commercialista. Mentre per l’imprenditore Luca Secreti il gip di Brindisi ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I tre sono accusati, in concorso, di abuso d’ufficio, corruzione, concussione e truffa.

Cosimo Consales, nato a Brindisi il 13 maggio 1959, si era autosospeso, già dal novembre 2013, dal Partito Democratico a seguito di personali vicende giudiziarie per le quali è in corso il dibattimento. Gli altri due coinvolti nella vicenda sono l’imprenditore Luca Secreti, nato a San Pietro Vernotico (Br) il 2 aprile 1969, già amministratore della azienda ‘Nubile s.r.l.’, incaricata dal Comune di Brindisi per il trattamento, biostabilizzazione e produzione Cdr-Css dai rifiuti urbani. E il commercialista (libero professionista) Massimo Vergara, nato a Lecce il 15 luglio 1957.

L’inchiesta, particolarmente articolata e complessa, iniziata nell’anno 2013, è stata coordinata dalla Procura ordinaria di Brindisi. Numerose perquisizioni personali e domiciliari, nonché il sequestro dell’impianto di biostabilizzazione e produzione Cdr-Css dai rifiuti urbani che si trova nella zona industriale di Brindisi. Tutto il materiale sequestrato sarà oggetto di ulteriori approfondimenti investigativi. (ADNKRONOS)


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