La signora indossa occhiali fucsia e porta una coda di cavallo. Avrà almeno cinquant’anni, ma è vestita come se ne avesse la metà: pantaloni attillati, scarponcini neri con piccole borchie laterali, giubbotto di pelle nero. Legge con un interesse che quasi si trasforma in contrizione, quando soppesa il valore delle righe con occhi attenti e sopracciglia imbronciate. Accanto a lei, un altro esemplare femminile capitolino è immerso invece in letture meno impegnate. Dal rotocalco che ha in mano campeggia infatti la foto della star televisiva del momento, che in abiti discinti e make up circense dispensa consigli di amore e vita agli affezionati lettori.
La nostra “venticinquenne dentro” resiste stoicamente al fascino delle frivolezze, ma ogni tanto cede, lanciando uno sguardo curioso al di là delle sue pagine e invadendo il campo della sua compagna di posto. La immagino immersa in chissà quale saggio politico, o sulla biografia di qualche stella del rock americano. Invece, quando ripone il libro per scendere a Termini, sulla copertina leggo Corsa verso il baratro.
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