In generale, quando ci si imbatte davanti ad un bel torrente o ad una deliziosa cascata, il fotografo avanzato utilizza una tecnica speciale per immortalare queste scene, ossia quella di renderle setose, in modo tale che abbiano quell’effetto fluente dallo stile inconfondibile.
Il segreto è quello di lasciare l’otturatore aperto per almeno un secondo o due, così che l’acqua scorra mentre tutto il resto – rocce, alberi, ecc – rimane fermo.
Per fare ciò, basta semplicemente impostare la fotocamera in priorità dei tempi (S per Nikon, Tv per Canon) e impostare quindi, la velocità di 1 o 2 secondi, lasciando alla reflex il compito di decidere a quale apertura scattare.
Troppa luce e foto bruciate…
Ora, perfino anche se la giornata è nuvolosa, lasciare l’otturatore aperto per qualche secondo fa entrare troppa luce, e ciò porta conseguentemente, ad una sovraesposizione in alcune zone della fotografia.
Per evitarlo, i professionisti fanno due cose:
- scattano all’alba o immediatamente dopo il tramonto
- piazzano dei filtri a densità neutra (ND) davanti alla lente dell’obiettivo. Qui ne potete trovare alcuni
In questo modo è possibile tenere aperto l’otturatore per qualche secondo, per ottenere una cascata fluida ma non bruciata.
Se non avete un filtro ND e vi imbattete in una stupenda cascata nel mezzo di una foresta (e quindi in mezzo all’ombra), potete provare quanto segue: posizionate la fotocamera su un treppiede, passate in priorità dei diaframmi e impostate l’apertura al valore più grande che potete (come ad esempio f/22 o f/36).
Questa procedura lascerà aperto l’otturatore più a lungo del solito (e questo può andare bene visto che ci troviamo all’ombra) in modo da ottenere quell’acqua lucente che ci piace.
Altre tre strategie per allungare il tempo di posa
In realtà, per scattare a tempi più lunghi senza sovraesporre la fotografia esistono altre tre alternitive (anzi, se combinate, permettono di allungare ancora di più il tempo di otturazione).
Il primo è quello di montare un moltiplicatore di focale (se ne avete uno, perché sennò non conviene più di tanto) da 1,4x o, meglio ancora, uno da 2x. Potreste trovare qua.
Questo, è vero che ingrandisce l’immagine prodotta dall’obiettivo, ma il compromesso è perdere 1 o 2 stop di luce. Generalmente è un male, ma se davvero volete perdere luminosità, è un ottimo espediente per fotografare corsi d’acqua.
Il secondo metodo è quello di utilizzare il valore di ISO più basso possibile.
Infine, un’altra alternativa è quella di applicare un filtro polarizzatore davanti all’obiettivo. Questo viene utilizzato per eliminare i riflessi d’acqua, finestre o cose simili, ma è usato anche per scurire il cielo.
Per ciò che ci interessa qui, tuttavia, è importante, dato che chiude un paio di stop di luce e allunga la velocità dell’otturatore: insomma ciò che ci serve per ottenere l’acqua morbida e setosa.
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