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Corsi e ricorsi

Creato il 23 aprile 2013 da Antonio
Era l'8 maggio del 1794 quando la testa di Antoine-Laurent de Lavoisier rotolò per terra tra le urla della plebe. Il matematico Joseph Lagrange, che aveva assistito all'esecuzione, guardò l'orologio e disse: "E' bastato un secondo per staccargli la testa, ma non basterà un secolo perché nasca un altro come lui." Nel 1780, quando Lavoisier faceva ancora il giornalista, Jean Paul Marat (quello che finirà accoltellato nel bagno), aveva fatto domanda d'ammissione all'Accademia Francese delle Scienze, presentando una documentazione non valida. A respingere quel "pallone gonfiato" è proprio Lavoisier, che non sa di firmare in quel momento la propria condanna a morte.
Ancora più emblematica è la storia di Marie-Jean-Antoine-Nicolas de Caritat, marchese di Condorcet che cade vittima del Terrore pochi mesi prima di Lavoisier. Emblematica perché se Lavoisier era un rampollo dell'ancien regime, Condorcet aveva partecipato attivamente alla rivoluzione francese nel partito dei girondini, inoltre aveva fatto parte degli enciclopedisti ed era stato amico di Voltaire e d'Alembert. Il pensiero di Condorcet rappresenta un cardine dell'illuminismo francese. Si opponeva alla pena di morte e per questo si espresse contro l'esecuzione di Luigi XVI alla Convenzione, ma questo comportò un insanabile contrasto con Robespierre che costò la vita a Condorcet.
*** E' una vera fortuna che la pena di morte non sia più in voga e soprattutto che nel M5s non ci sia neanche l'ombra di Lavoisier o di Condorcet.

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