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Corsica – Nonza

Da Matteo Picchianti @Matteod612

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Il viaggio prosegue dalla Spiaggia di Saleccia in direzione Nord, l’idea è quella di fare base nei pressi di Nonza e da lì, proseguendo lungo la litoranea, fare il giro completo del “dito” dell’isola.

Se avrete seguito i consigli del precedente articolo, dopo 2 o 3 giorni di campeggio libero, l’unica cosa di cui avrete voglia sarà una bella doccia; torniamo quindi in direzione Saint Florant ed imbocchiamo la litoranea D80, percorsi 5Km decidiamo di fermarci al  Camping “A Stella” (http://www.campingastella.com/) a Marina di Farinole: mai decisione si rivelerà più azzeccata. Il campeggio, gestito da un’ anziana coppia di tedeschi, è impeccabile: accesso diretto al mare, ombreggiato, molto curato e con bagni eccezionalmente puliti (mai visto niente del genere in un campeggio e, detto tra di noi, neanche in casa mia).

Nuovamente accampati ripartiamo alla volta di Nonza, a circa 10km, e la sua famosa spiaggia nera. Nonza è un piccolissimo paese arroccato su un promontorio a circa 160m sul livello del mare, sul punto più alto troneggia una delle tante torri genovesi (visitabile gratuitamente) disseminate lungo tutta la costa del Capo Corso. Dalla torre si gode di un’incredibile vista su tutta la costa, da nord a sud per chilometri e chilometri e, una piccola curiosità, sulle decine di scritte sulla spiaggia fatte con sassi bianchi sulla sabbia nera, raggiungere la spiaggia è abbastanza semplice: lo si puo’ fare o a piedi attraverso una rapida scalinata che scende dal paese oppure, il modo più comodo, è riprendere l’auto ed oltrepassare Nonza di circa 2/3km (in classico stile corso, la spiaggia non è segnalata), seguite le indicazioni per il ristorante “Il Pirata” sulla vostra sinistra, dopo poco più di 1 km arriverete in un ampio piazzale sterrato, anche questo meraviglioso per campeggio libero (con camper) e con una magnifica vista, questa volta dal basso verso l’alto, sul paese di Nonza.

L’acqua cristallina con sassi neri da’ vita a stupendi riflessi, nonostante questo è di solito poco frequentata (noi eravamo SOLI) ed i motivi sono svariati: c’è chi dice che il colore delle pietre sia dovuto agli scarti della lavorazione dell’amianto di una fabbrica chiusa durante la seconda guerra mondiale, altri hanno paura delle forti correnti che battono questa parte della costa, altri ancora sono impauriti dalle leggende dei pescatori riguardo la presenza di squali nelle acque…. insomma, un mix perfetto per non avere rompicoglioni vicino :) . Personalmente non mi curo di nessuna delle tre motivazioni appena scritte in quanto non trovo nessun riscontro scientifico accettabile nella prima, faccio un minimo di attenzione sulla seconda e prego Dio per quanto riguarda la terza! Ovviamente, ognuno è libero di preoccuparsi a proprio gusto….

Proseguendo ancora verso Nord, è un continuo susseguirsi di scogliere a picco sul mare, molte delle quali inaccessibili ma dai panorami indimenticabili; se avete un po’ di tempo e voglia per un tuffo in mare, le altre due spiagge che più ci sono piaciute sono quelle di Marina di Ogliastro (anche questa di colore nero e con una torre d’avvistamento sulla scogliera adiacente) e quella di Marina di Giottani, per almeno 30 km dopo Nonza tutta la costa offre scorci stupendi che con il passare dei chilometri vanno però diminuendo fino praticamente a scomparire sulla costa orientale (decisamente trascurabile).


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