Il corso “Te lo cucino io il pesce!” tenuto del Personal Chef Antonio Bonamini ha preso il via alla grande. Tanto che per soddisfare tutte le richieste di iscrizione la libreria è corsa subito ai ripari.Lunedì 17 ne inizia un altro con le stesse identiche modalità.
Lo scorso 5, i dodici attentissimi alunni, tutti giovani, più uomini, sette, che donne, cinque non si sono persi una battuta dello chef.
La prima lezione, come da programma è iniziata con la prova pratica di sfilettatura di una spigola e di un sauro utilizzati per preparare una tartare e un carpaccio conditi con olio extravergine, erbe aromatiche e un particolare sale affumicato, il maldon, che viene dal Galles.
Per la marinatura di un bel trancio di salmone per prima cosa si è proceduto a spolverarlo con la scorza di arancio grattugiato, poi la salatura con sale grosso addolcita con dallo zucchero di canna e insaporito con il finocchietto selvatico. Il tutto chiuso nella carta argentata e tenuto in frigorifero per almeno dodici ore. Il risultato è un prelibato antipasto sicuramente migliore, oltre che più economico, del salmone affumicato.


A seguire la preparazione degli spiedini di cozze sabbiate con l’aggiunta alla classica impanatura di parmigiano, di granella di pistacchio, prezzemolo, sale e pepe.
Il trionfo finale è stato la preparazione dei gamberi in crosta di lardo avvolti nella pasta kataifi (una pasta surgelata filiforme, viene dalla tradizione culinaria greca) fritti nell’olio di arachidi.Indossata la classica “parannanza” e i guanti di latice gli “alunni” hanno fatto pratica alternandosi nelle varie fasi delle preparazioni
In chiusura la degustazione degli antipasti, molto ma molto “gustosi”, accompagnata dal solito bianco Colli Lanuvini.
