Trivelle a Zibido San Giacomo, a Sud di Milano, vicino alle risaie, dove si potranno cercare idrocarburi liquidi e gassosi perforando il terreno, grazie al permesso rilasciato alla società Apennine Energy. E’ il permesso dal nome “Badile”: consentirà di puntare lo “scalpello” dei ricercatori anche nel pozzo esplorativo “Moirago 1 dir”, che si trova a Zibido san Giacomo, in via Longarone, dove si estende per ora un prato verde tra i capannoni di un’area industriale. Le case distano un centinaio di metri e nella zona si trovano risaie pregiate.
C’è chi non è per niente d’accordo, tant’è che vero che viene organizzata per la mattina di sabato 14 una manifestazione nazionale, con ritrovo alle 10 davanti al luogo della futura trivellazione e al Christian café, per poi partire in corteo verso piazza Roma, davanti al municipio, per dimostrare l’opposizione al progetto che colpirà il pozzo “Moirago 1 dir” e alla legge Sblocca Italia, che favorisce le trivellazioni come se fossero sinonimo di sviluppo economico. Ci sarà un momento conviviale, con un risotto in piazza Roma, poi una serie di interventi. L’organizzazione è dell’associazione Cittadini di Zibido San Giacomo e dei NoTriv. Prima della manifestazione del 14 marzi è stato organizzato un convegno, la sera di venerdì 6 marzo, a Trezzano sul Naviglio nel centro culturale di via Manzoni, con il patrocinio del Comune.
Di certo, come spiega il piano di gestione dei rifiuti della perforazione, datato dicembre 2013, sarà estratta una tonnellata di terre e rocce contenenti sostanze pericolose e 1.850 tonnellate di terre e rocce senza sostanze pericolose, solo per dare un esempio. Sarà intaccato il sottosuolo, come se a Sud di Milano ci fosse il Sahara e nessun’altra attività economica fosse più gradita. Le strategie per lo sviluppo economico, in Italia, prevedono anche queste scelte.