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Cortina fumogena

Creato il 05 gennaio 2012 da Albertocapece

Cortina fumogenaE’ dura dover dare ragione a Cicchitto, ma l’operazione Cortina è stata davvero solo fumo negli occhi, qualcosa che va esattamente in rotta di collisione con la volontà ufficiale del governo che sembra voler utilizzare i mezzi informatici, come del resto ormai avviene in tutto il mondo, per combattere l’evasione. Qui ci troviamo invece di fronte ad un blitz tradizionale, spettacolare e mediatico i cui risultati potevano tranquillamente essere controllati via computer già da molti anni.

Sono passati appena una decina di giorni da quando è stato fatto il peana alla Sogei il cuore informatico dell’Agenzia delle entrate, al “cervellone” che dovrà sorvegliare tutti i movimenti bancari e che già da 12 anni dovrebbe permettere di incrociare i dati: infatti il mega accertamento di capodanno ha scoperto quello che era già scritto nelle dichiarazioni dei redditi e che si è accertato non sul campo, ma negli archivi informatici. Se uno presenta una dichiarazione dei redditi in cui è asseverato il possesso di un’auto da 100 mila euro e un reddito di 30 mila euro lordi, c’è bisogno di andare a Cortina nottetempo?

Un Paese che avesse la testa sulle spalle capirebbe che c’è qualcosa che non funziona in tutto questo, che qualcuno ci sta menando per il naso e magari tenta di scambiare un’apparente nuova severità fiscale con qualche accordo pro licenziamenti. Ad essere benevoli e generosi è uno spettacolino messo in piedi per dire agli innumerevoli soggetti dell’evasione di aumentare un po’ le loro dichiarazioni dei redditi, di non farla proprio così sporca, che almeno escano dalla fascia di povertà.  Purtroppo c’è un mucchio di gente che ha ancora una gran voglia di illudersi, che ha voglia di credere a ciò che con tutta evidenza è una commedia. E badate sono una commedia anche le penose e deliranti dichiarazioni di parte berlusconiana contro il blitz, chiunque è in grado di capire che questi signori hanno tirato un sospiro di sollievo di fronte a un ennesimo spettacolo di poco senso. Basterebbe pigiare qualche tasto per andare a leggere tutti i redditi di chi possiede barche o auto di lusso o magari la terza e quarta casa in lussuose località. Ma sono tasti che non si vuole premere.

Lo spettacolo è così ovvio e scontato che non è più nemmeno divertente: è più interessante il pubblico che ormai prende il palcoscenico come la realtà.

 


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