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Corto Maltese: grosse polemiche perla nuova edizione made in U.S.A.

Creato il 20 marzo 2012 da Comixfactory

Corto Maltese: grosse polemiche perla nuova edizione made in U.S.A.

un esempio delle tavole "incriminate"


A quanto pare i lettori statunitensi non sono fortunati in fatto di edizioni di Corto Maltese. Racconta la giornalista Heidi McDonald sul suo blog The Beat che fino ad ora negli USA Corto Maltese era stato proposto solo sporadicamente e in edizioni tradotte dal francese (con traduzioni che, per forza di cose, apparivano piatte e prive di mordente. Questa estate, però, era trapelata la notizia di una nuova edizione curata dalla Rizzoli USA, completamente ritradotta (dall'originale italiano) dal film maker e sceneggiatore televisivo Hall Powell. Tutte le carte, insomma, sembravano essere in regola per una edizione definitiva degna del mercato statunitense... e invece, scrive Heidi McDonald, una nuova maledizione si è abbattuta sull'edizione statunitense del classico avventuriero concepito da Hugo Pratt.
La stampa del volume, pur essendo stata fatta dai files originali forniti dalle francesi edizioni Casterman, risulta essere a bassa risoluzione con  una resa grafica a dir poco sgradevole.
Il grafico del progetto, Chris McDonnell, è intervenuto sul blog meathaus per spiegare il perché di una qualità di stampa così deludente, motivando il tutto con, in definitiva, una scelta della Casterman (o degli eredi di Pratt). In sostanza, la Universe (casa editrice che si è occupata dell'edizione USA) non ha fatto null'altro se non recepire i files e il formato di stampa e i colori adottati in Francia dalla Casterman. Il formato di stampa, ha poi specificato McDonnell, è stato stabilito per contratto e non era affatto modificabile, così come non è stato possibile, nonostante le sue richieste, scansionare le tavole dal bianco e nero originale di Pratt (in questo caso la Universe ha considerato, per esigenze di commerciabilità, il colore indispensabile per questa edizione). McDonnel, poi, chiude il suo intervento con un disperato messaggio nel quale si augura che questo volume riscuota un buon successo in modo da aprire la strada ad altre e meglio curate edizioni dell'opera di Pratt.
Edizioni che, stando alle reazioni di molti addetti ai lavori, sembrano essere quantomai poco possibili. Tra le reazioni più forti, segnalo quella della Big Planet, una catena di fumetterie della zona di Washington  i cui gestori hanno deciso di scrivere una lettera aperta alla Rizzoli per esprimere tutto il loro disappunto nei confronti dell'edizione.


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