Bryonia Alba
DENOMINAZIONE E APPARTENENZA
- Nome Latino:
Bryonia dioica
- Ordine Naturale di appartenenza: Famiglia cucurbitacee
DESCRIZIONE: è una pianta rampicante lunga 3-4 m.; la radice ha la forma di una grossa rapa, ha un odore nauseante e sapore acre e amaro; i germogli in primavera si afferrano a fusti e rami con i loro tendrilli e producono foglie pentalobate, simili a quelle della vite; i fiori sono piccoli e crescono su piccioli lunghi; le bacche compaiono in autunno, sono di colore rosso brillante e molto velenose.
DISTRIBUZIONE: è piuttosto diffusa nelle regioni dell’Europa centrale; cresce ai margini dei boschi e si arrampica in cima a siepi e cespugli.
CENNI STORICI: in passato veniva usata come lassativo e negli stati febbrili.
PRINCIPI ATTIVI: sono contenuti essenzialmente nella radice; sono degli alcaloidi, delle resine e dei glucosidi.
PREPARAZIONE: La preparazione omeopatica di Bryonia utilizza la Tintura Madre, ottenuta con la radice prelevata poco prima della fioritura.
AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA
- Mucose: processi infiammatori con scarsa essudazione che interessano essenzialmente l’apparato respiratorio e digerente; sono caratterizzati da secchezza delle mucose, sete intensa, tosse secca, diarrea iniziale e secondaria stipsi con feci dure.
- Sierose: processi infiammatori di tipo fibrinoso o sierofibrinoso con fenomeni di periviscerite; possono interessare la pleura, il pericardio e il peritoneo.
- Articolazioni: processi infiammatori che interessano i tessuti fibrosi periarticolari e le sinoviali; sono caratterizzati da algie intense, limitazione funzionale ed eventuale versamento.
- Fegato e colecisti: congestione e infiammazione con algie addominali ed eventuale ittero.
- Sistema nervoso: infiammazione delle meningi e congestione cerebrale con torpore e cefalea.
INDICAZIONI GENERALI
E’ indicato: nei casi acuti, subacuti o cronici; nei bambini; nelle donne; negli anziani; nelle affezioni su base congestizia o infiammatoria aggravate dal movimento e alleviate dal riposo e dalla pressione; nei soggetti pletorici e sedentari, predisposti a congestioni, processi broncopneumonici, affezioni reumatiche, epatopatie, colecistopatie e disturbi dispeptici, piuttosto ansiosi, irritabili e diffidenti, molto coinvolti dal lavoro e dalla ricerca di sicurezza e di stabilità economica.
QUADRO CLINICO
• Acuto
Insorge: dopo esposizione al freddo umido o al caldo eccessivo, dopo abusi alimentari, dopo soppressione di eruzioni o esantemi, dopo arrabbiature, mortificazioni o dispiaceri. Spesso è preceduto da una fase prodromica di abbattimento, indolenzimento generale, irritabilità, cefalea e desiderio di immobilità.
E’ caratterizzato da: febbre, rossore e congestione del volto, calore intenso e sete; cefalea prevalentemente frontale od occipitale con frequente irradiazione al collo; vertigini; rinite; sinusite; bronchite o processi broncopneumonici con tosse secca e algie toraciche che si accentuano a ogni colpo di tosse; versamento pleurico a lenta insorgenza, con decubito obbligato sul lato affetto e dolori puntori aggravati durante gli atti respiratori profondi e alleviati dalla pressione; meningite, meningoencefalite o ictus con rigidità nucale e frequenti movimenti masticatori o di lateralità della mandibola; affezioni reumatiche con impotenza funzionale, frequente versamento e dolori lancinanti accentuati dal minimo movimento e alleviati dalla pressione; disturbi dispeptici con sensazione di peso gastrico, eruttazioni, nausea e vomito; epatopatie e colecistopatie con frequente Murphy positivo, coliche addominali, ittero, stipsi o diarrea.
• Cronico
Si può osservare: nei soggetti pletorici e sedentari, inclini alle congestioni per effetto del freddo o del caldo eccessivo, a processi infiammatori, ad attacchi reumatici e gottosi, a coliche biliari e disturbi dispeptici. Dal punto di vista mentale si può sottolineare: la passionalità, l’iperattivismo, l’insicurezza,
la volubilità, l’ansia per il futuro, la paura della povertà, la diffidenza, l’irritabilità e l’abbassamento del tono dell’umore.
CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI
- Secchezza delle mucose.
- Sete intensa.
- Aggravamento con il movimento.
- Miglioramento con il riposo e con la pressione.
- Irritabilità e cattivo umore.
PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
1 - Persone brune, sode, robuste, di temperamento collerico, predisposte a patologie biliari e reumatiche.
2 - Febbri. Il paziente giace come un masso, peggiora dal minimo movimento, non vuole che lo si disturbi o che gli si rivolga la parola; di notte c’è un delirio attivo o un sonno interrotto; è turbato dalle sue preoccupazioni personali; desideri vaghi, incostanti; vuole tornare a casa (Cimic., Hyos.).
3 - Patologie infiammatorie delle sierose, quando sta per prodursi un versamento; anche mastite con mammella pesante, dura, molto calda, pallida.
4 - Dolori acuti, a fitte (Kali-c.):
a) peggiora movimento;
b) migliora riposo.
5 - Estrema secchezza di tutte le mucose, da quelle delle labbra a quella rettale (che causa i sintomi descritti nei punti 6 e 7 ); secrezioni scarse.
6 - Grande sete, di grandi quantità di acqua assunte a lunghi intervalli (l’opposto di Ars.).
7 - Stitichezza: feci grandi, dure, scure, secche, friabili, come se fossero bruciate; anche diarree estive da freddo o da surriscaldamento.
8 - Disturbi gastrici con lingua sporca, rivestita di una patina gialla, e appetito capriccioso; sensazione di avere una pietra nello stomaco (Nux-v., Puls.).
9 - Lateralità per lo più destra (spesso fanno eccezione i disturbi ovarici).
10 - Modalità:
a) peggioramento da un qualsiasi minimo movimento; di notte, spec. verso le ore 21 o di mattina presto e in questo caso anche dopo un buon sonno; dal calore, spec. dal calore del sole;
b) miglioramento dal riposo assoluto, sia mentale che fisico; dall’aria e dalle applicazioni fredde; steso sulla parte che fa male.
TESSUTI PIU' COMUNI
- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità: CIRCOLAZIONE. Fegato. MEMBRANE SIEROSE [TESTA - meningi; TORACE - pleura, pericardio; ARTICOLAZIONI; ADDOME]. Apparato locomotore [nervi; muscoli]. Sangue. Sistema linfatico. Tessuti cellulari. Sinovia.
- Lateralità del rimedio: LATO DESTRO. Lato sinistro.
EZIOLOGIA
Freddo umido; calore intenso; insolazione; surriscaldamento; soppressione della sudorazione per effetto del freddo; soppressione di eruzioni o di esantemi; soppressione della galattopoiesi; assunzione di bevande ghiacciate quando si è accaldati; abusi alimentari; abuso di chinino; intossicazioni; avvelenamento da alluminio; collera, mortificazioni; dispiaceri.
SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: la passionalità, l’iperattivismo, l’insicurezza, la volubilità, l’ansia per il futuro, la paura della povertà, la diffidenza, l’irritabilità e l’abbassamento del tono dell’umore.
L’insicurezza, lo scarso livello di autostima e la dipendenza nei rapporti interpersonali, frustrano la sua carica passionale, limitano le sue aspirazioni e la possibilità di perseguire vasti orizzonti esistenziali, spesso comportano una situazione conflittuale e un atteggiamento depressivo in risposta a qualsiasi restrizione dell’autodisponibilità.
La bramosia, il timore della povertà e l’ansia per il futuro, giustificano uno stile di vita impostata al pragmatismo e alla ricerca di sicurezze materiali, uno scarso coinvolgimento nei rapporti interpersonali e un inevitabile stato d’insoddisfazione che lo rende volubile e desideroso di cambiamenti.
Le malattie e qualsiasi limitazione dell’autodisponibilità alimentano l’ansia, il timore dell’indigenza, un abbassamento del tono dell’umore e pulsioni aggressive eterodirette, espresse da capricciosità e atteggiamenti querulo-lamentosi o irosi.
MODALITA'
• Peggioramento
MOVIMENTO: ANCHE IL PIU’ PICCOLO; ALZANDOSI; CURVANDOSI; TOSSENDO; SFORZO FISICO; RESPIRO PROFONDO. Freddo secco o calore. QUANDO DIVENTA MOLTO CALDO; IN UNA STANZA. Clima molto caldo. Bevendo; mentre è molto caldo. MANGIANDO. Verdure. Acidi. Calomelano. CONTRARIETÀ. Contatto. Soppressioni. Prendendo freddo. Presto al mattino, prima di mezzogiorno.
• Miglioramento
PRESSIONE; CORICATO SULLA PARTE DOLENTE. Avvolgendo con bende. ARIA APERTA E FRESCA. TRANQUILLO. Giorni nuvolosi, umidi. Tirando su le ginocchia. Calore sulla parte infiammata. Scendendo. Stando seduto eretto. Cibo e bevande fredde.
BIBLIOGRAFIA:
- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini
- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke
- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak
- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen