Ne parlo, non ne parlo, ne parlo, non ne parlo.Ne parlo.Ho un problema all'uccello. E mi girano le palle.Niente di che, è un problema che conosco, vale a dire che l'ho già affrontato e non del tutto risolto.Visita urologica da prenotare - e vabbè.Dita guantate - e vabbè, con la vaselina e senza ubbie è persino quasi piacere.Il problema è il meato. Ho una minzione ostacolata da un difetto congenito, una lieve ipospadia, alla fessura situata sul glande dove fuoriescono orina e sperma.Nulla di che. Scoperto cinque anni fa a quarantun'anni compiuti. Eh, s'invecchia, ci si trasforma, il mio corpo che cambia nella forma e nel colore, gli accidenti che gli mandi, ecco.Mi ricordo, era febbraio, mi alzai, come sempre con un impellente bisogno di orinare e... non veniva. Panico, orrore, chi chiamo? Chiamai un urologo, che mi ricevé d'urgenza, mi visitò, mi disse questo e quest'altro, mi dette mictasone, magiche supposte di cortisone e malva che non fanno più, ripresi a orinare e notai, per la prima volta, che pisciavo con un getto incrociato, come i passanti di Borg. Per tale ragione, tra le indicazioni dell'urologo, vi era anche, consigliato, un intervento di uretrotomia esterna. Non sapevo che fare, dato che con la cura stavo meglio. Andai da un altro urologo, il quale non ravvedeva la necessità di tale operazione. Prestai fiducia a quest'ultimo.
Sono passati cinque anni, anche oggi è febbraio, fa freddo, e ripiscio male. Questa volta il panico è sostituito dalla rabbia. Perché? Io non voglio operarmi all'uccello, è così bellino, innocuo, pare un pulcino. Chi lo conosce sa il motivo del buon rapporto che sovente vi intrattengo. Ora, non che faccia i dialoghi col cazzo come Moravia, ma in qualche modo, a volte, del mio “lui”, ne vado fiero. Non ora. Vivere il momento topico dell'orinare con l'inquietudine di sapere se il mitto partirà o no: di solito, smuovendo e spremendo freneticamente il glande, parte, a forte pressione, getto fine come un ago. Dipoi apro l'acqua del bidet e me lo strizzo, me lo spremo, me lo sbatto, me lo scrollo, lo metto ammollo col bicarbonato, il sapone di marsiglia, poverino com'è strapazzato. È stanco - e io pure.Mi sto piegando a pensarci. Meno male questa volta non sento bruciore nel transito urinario. Ma che ansia, che noia, che rabbia, che pensiero dominante. Per passare il tempo mi ubriacherò con lo Schoum forte.