A cosa serve il Profilo della Funzione Aziendale?
Il “Profilo della Funzione Aziendale“: questo, in genere, è un argomento poco conosciuto o al contrario poco considerato. Vediamo cos’è.
Questo è un grande errore. Perchè?
Perchè proprio sulla base di questo si può costruire una “selezione scientifica”, ben organizzata, il “Profilo della Funzione Aziendale” permette di raccogliere informazioni comparabili per tutti i candidati, aiuta a chiarirsi le idee, e soprattutto è una traccia per fornire informazioni simili a tutti gli intervistati.
Vediamo come si può strutturare.
Per il “Profilo della Funzione Aziendale” si possono distinguere quattro aree di interesse:
- competenze necessarie;
- descrizione della mansione;
- le caratteristiche di personalità del soggetto ricercato;
- le condizioni offerte dall’Azienda.
1. Le competenze necessarie.
Si tratta di identificare le conoscenze che deve possedere il candidato (cosa sa: Studi) cosa deve saper fare (cosa sa fare, dove lo ha imparato: Esperienza).
E’ importante essere precisi nell’individuare che tipo di esperienza professionale il candidato deve aver maturato (es.: quanti anni, in che tipo di azienda), perchè questo punto aiuterà a scorrere più velocemente le esperienze descritte nei cv, poi cosa deve sapere: studi necessari (es.: diploma … , meglio se laurea (in …)), eventuali lingue e grado di conoscenza; conoscenza informatica: se fosse uno sviluppatore o un programmatore è evidente che questa parte sarebbe inserita direttamente nella mansione), ecc.
2. Descrizione della mansione.
Innanzitutto denominiamo sempre la figura (es.: Impiegato Commerciale Estero: questo ci aiuta a focalizzarci sulla persona).
Anche i compiti sono da descrivere in modo sintetico, ma dettagliato ed esaustivo, compresivi delle eccezioni, (es. si occupa di …, segue direttamente, è affiancato in, ecc.). Nella prima stesura possiamo anche dilungarci e inserire in modo minuzioso tutte le incombenze tipiche di quella posizione per poi magari raggrapparle per importanza e categoria di compiti.
Quali sono le sue responsabilità, con chi lavora, comunica o si relaziona…
3. Caratteristiche di personalità.
Per ogni azienda, per ogni posto di lavoro si possono estrapolare dal lavoro stesso quelle caratteristiche di personalità più significative e quasi indispensabili per poter svolgere al meglio la mansione: per es.: se la mansione è nel call center, diventa importante che la persona sappia comunicare in modo appropriato, che sia gentile, ma determinata, ecc.
4. Offerta dell’Azienda.
E’ importante prepare le informazioni che noi come azienda vogliamo dare al candidato, almeno quelle inerenti la posizione oggetto della ricerca, quindi, dalle informazioni più oggettive come sede di lavoro e orari a quelle più pertinenti al contratto (CCNL, ripensare velocemente a quello che può interessare al candidato: livello, retribuzione: è bene chiarirsi fin da questo momento il range di minimo contrattuale nel casi di una risorsa giovane o con molta poca esperienza ad un massimo a cui l’Azienda può arrivare nel caso ci fosse una candidatura interessante).
Altro punto importante da inserire nel Profilo della Funzione Aziendale è l’eventuale formazione data nel momento dell’inserimento e quella successiva nel corso del tempo, nonchè se la posizione prevede o possa prevedere un eventuale percorso di carriera.
Chicca. Segna anche come è il clima dell’area di inserimento della nuova persona, in modo da fornire anche un senso di ambientazione.
Ecco in estrema sintesi i concetti basilari per la costruzione di un efficace “Profilo della Funzione Aziendale”.
Il suggerimento, per i neofiti, è di provare subito a creare qualche profilo e capirne dinamiche e utilizzo.
Aspetto, come sempre, un tuo commento, scrivimi pure per dubbi o scambio di idee o altro.
Ciao a presto.
Patrizia