Durante tutto il mio percorso spirituale ho avuto difficoltà nel comprendere e vivere ciò che implicava il significato di Vero Potere. Del Mio Potere Divino. Di come reimpossessarmene, usarlo, sentirlo, viverlo… E soprattutto accettarlo! Cosa che si potrebbe pensare vada messa per prima ma non è così. Perché ho sperimentato che è assolutamente possibile esercitarlo senza averlo veramente accettato. Avviene in quei momenti in cui la nostra Fiducia è Piena e Completa. In quegli attimi in cui sappiamo. E in quei momenti tutto fluisce, prospera, abbonda. Ed accade non per un colpo di fortuna ma perché a quel punto il nostro sentire interiore raggiunge una tale intensità naturale che diventiamo noi stessi il Nostro Potere. Sono i momenti in cui la nostra vita cambia.
E poi torna in ballo la mente. E la mente tende a rendere nuovamente tutto difficile, insinua dubbi, paure, mette zizzania tra il nostro sentire ed il nostro sapere. Il primo deriva dalla nostra Anima, dallo Spirito, dalla connessione con il Tutto e facente parte del Tutto. Il secondo deriva dall’illusione della conoscenza appresa da altri esseri che come noi credono di essere un corpo e trasmettono informazioni più o meno valide ma sempre e solo incentrate sulla separazione e sull’illusione olografica della nostra vita. E così, mentre si avanza sul percorso di Ritorno a Sé avanzano di pari passo i dubbi e gli ostacoli. I dubbi diventano sempre più sottili perché ovviamente anche il nostro ego diventa più sottile e siccome ce lo portiamo sempre appresso impara di pari passo con noi ed impara quindi ad usare ciò che sperimentiamo per trovare nuove vie di dissuasione a continuare. Non è spettacolare?? Chi può avere il coraggio di dire che non siamo Divini??
Gli ostacoli peraltro sono anch’essi un altro aspetto di noi stessi, ma più sottile… Sono dubbi che mandiamo all’UniVerso e che ci ritornano in forma di “prova”. Vogliamo fare una certa cosa ma il nostro ego trova mille scusanti per non farci seguire quel percorso. Eppure noi lo vogliamo davvero fare e quella vocina che trova mille scuse per cui è piû giusto lasciar perdere rimane un lontano eco nella nostra mente. Sentiamo di voler percorrere quella strada! Lo sappiamo. E quale miglior modo per metterlo in pratica di un ostacolo (che non fa che riflettere con onore le nostre stesse proiezioni) per vivere il nostro stesso sapere ed integrarlo definitivamente nella nostra vita? Ecco quando gli ostacoli si trasformano in Doni. Doni che ci mostrano la nostra raggiunta Maestria. Doni che ci portano un passo più vicini a noi stessi. Doni che ci fanno capire che SI, sappiamo come cogliere gli ostacoli e trasformarli in opportunità!
La parola Potere resta intrisa di malintendimenti dovuti all’uso che del potere è stato fatto. L’uso di un potere di separazione che ancor di più separa invece di unire: ricchi e poveri, re e sudditi, capi e sottoposti… La lista è infinita nell’immaginario umano, e non ne sono immuni le relazioni, siano esse di amicizia o di coppia. Spesso c’è chi da e chi impone il suo potere…
Ma il potere Vero è un Potere di condivisione, di Unione, non di separazione o di scalala. Il Vero Potere mette tutti sullo steso piano ed interagisce con il Tutto. Attingiamo al nostro Vero Potere ogni volta che siamo in Unione con il Tutto, o Spirito, ed agiamo incondizionatamente. Che significa non volere nulla in cambio ma solo generare -ri-creare- equilibrio. Per questo spesso quando faccio letture e vedo il terzo Chakra vuoto so che la persona per cui leggo non ha connessione con il suo Sé e con il Potere che da esso deriva ma lo da via in cambio di ciò che crede essere il meglio per lui/lei. E capita più spesso di quanto uno pensi. E a me rimane l’arduo compito di spiegare che dire ‘no’ oppure ‘si’ per seguire il proprio sentire non è un atto di egoismo ma un atto di equilibrio. Così come a noi non fa bene dare via il nostro potere ad altri non fa bene prenderlo. Entrambe le cose creano squilibrio che porta ad una costante insoddisfazione.
Famiglie, relazioni, lavori che vano avanti per anni con reciproca insoddisfazione perché uno non è capace di riprendersi il suo spazio (Potere) e l’altro vive del potere di qualcun’altro e resta insoddisfatto perché non scopre mai che lo possiede già in Sé.
Chiese e religioni hanno fatto un ottimo lavoro nei millenni per aiutare la popolazione a dar via il loro Potere e poter così esercitare non solo il loro (anche se falso) ed inculcare nella mente delle persone che per essere “buoni” bisogna soffrire, sopprimere ogni desidero interiore, sacrificarsi per tutti gli altri (si ma noi? chi siamo noi??) e poi ovviamente sentirci maltrattati se questo non porta frutti e magari dare la colpa a Dio, Allah, Bhudda o chi per voi… Fuori… Fuori… il potere viene sempre da fuori, quello di aiutare, guarire, e così anche quello di punire.
Ma non ci siamo già puniti abbastanza?
Io credo di si. Forse oggi è il Presente per smettere ed iniziare ad Amarci!
Un abbraccio,
A.