“Cos’è più forte della paura?” Intervista a Daniel Lieske, autore del webcomic The Wormworld Saga

Creato il 17 settembre 2013 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco


Abbiamo avuto il piacere di intervistare il fumettista tedesco Daniel Lieske, autore del webcomic The Wormworld Saga. Nel 2010, dopo una lunga gestazione, l’autore ha concluso il primo capitolo del suo fumetto, seguito negli anni da altri quattro. Questo webcomic, ancora in corso di pubblicazione, è un prodotto di grande valore artistico che ha dimostrato, inoltre, di saper ben sfruttare le possibilità offerte dalla più recente tecnologia e dal web.

Daniel Lieske nasce nel 1977 in Germania, nei pressi della foresta di Teutoburgo. La sua passione per i fumetti emerge abbastanza presto, durante gli anni scolastici. Per dieci anni lavora nell’industria dei videogiochi, in seguito abbandona il suo lavoro per dedicarsi a The Wormworld Saga. È il fondatore di digitalartforum.de. Oggi vive con la sua famiglia a Warendorf, piccola città della Germania. Qui trovate ulteriori informazioni su Daniel Lieske e le sue attività.

Quando e come è nato il progetto di The Wormworld Saga?
Essendo un artista autodidatta ho passato molto tempo a dipingere per il solo piacere di farlo, non preoccupandomi molto del soggetto. Negli anni ho semplicemente creato tavole casuali a tema fantasy, giusto per imparare a dipingere meglio. In questo modo ho raggiunto un certo livello di qualità nel mio lavoro, ma tutte le mie illustrazioni erano essenzialmente senza senso. Sono arrivato al punto in cui ho realizzato che per crescere come artista dovevo aggiungere senso al mio lavoro artistico.
È stato allora che ho iniziato a raccogliere idee circa un mondo lontano, un grande verme in letargo, addormentato ai piedi di una montagna e un signore oscuro il cui piano diabolico fosse quello di svegliarlo.
L’idea cominciò a emergere nel 2003 e quelli sono stati gli elementi centrali di The Wormworld Saga fino ad oggi. Durante gli anni ho raccolto sempre più idee attorno a questi elementi . Ho inventato personaggi e luoghi e li ho connessi l’un l’altro. Ho trovato il mio protagonista nel 2006, quando ho dipinto “The Journey Begins” (Il viaggio ha inizio), che mostra un ragazzino in una vecchia soffitta, seduto davanti a un dipinto magico. Ho deciso che quello sarebbe stato l’eroe che avrebbe fermato il signore oscuro e i suoi diabolici piani.
Nel 2009 ho riempito vari taccuini con idee per la storia e ho deciso che era arrivato il momento per il passo successivo. Ho creato il primo capitolo della graphic novel digitale The Wormworld Saga nel 2010: le mie idee erano diventate un progetto reale, con il preciso obbiettivo di produrre e pubblicare l’intera storia come fumetto.

Opera precedente a The Wormworld SagaOpera precedente a The Wormworld SagaOpera precedente a The Wormworld Saga

Ci sono fumetti, film, romanzi o autori che ti hanno segnato o particolarmente ispirato?
Credo che un artista sia costantemente ispirato da tantissimi altri autori, ma ci sono alcuni artisti che considero particolarmente influenti: il loro lavoro ha cambiato qualcosa dentro di me e mi ha fatto prendere nuove direzioni.
Il primo che voglio menzionare è Katsuhiro Otomo, il cui manga Akira ha cambiato il modo in cui guardavo ai fumetti. Prima di Akira leggevo Asterix e i fumetti per me erano brevi storie divertenti e qualche volta intelligenti. Akira mi ha mostrato come il fumetto potesse diventare un’opera d’arte epica con personaggi profondi e una storia complessa. Da quel giorno ho capito che potevo fare qualsiasi cosa con i fumetti; più tardi ho scoperto gli anime di Hayao Miyazaki e lo Studio Ghibli. Film come La città incantata o Il castello errante di Howl mi han fatto capire che c’erano altri modi di raccontare una storia oltre a quelli dei classici western fantasy e de i film di Hollywood. Sono anche fortemente influenzato dall’abilità artistica mostrata negli sfondi di questi film. In particolare, sono un grande fan di Kazuo Oga, che ha dipinto molti degli sfondi dei film Ghibli. Devo anche molto a Ridley Scott, la cui cinematografia influenza molto il modo in cui penso alle scene e alla luce. La luce gioca un ruolo importante nel mio lavoro e anche se ovviamente il realismo fotografico non è uno dei miei obbiettivi, provo sempre ad utilizzarla come se stessi guardando in una macchina da presa.

“Il viaggio ha inizio” in una prima versione“Il viaggio ha inizio” nella versione definitiva del webcomic

Leggendo The Wormworld Saga ho pensato alla ricchezza della cultura tedesca riguardo a fiabe e racconti mitici. Qual è il tuo rapporto con questi due filoni?
Ad essere onesti, ho un gran problema con la maggior parte delle fiabe classiche perché sono spesso unidimensionali e tracciano una linea distinta tra il bene e il male. Qualche volta sono anche crudeli. Lo stesso per le storie mitologiche. Di sicuro questa semplicità conferisce una certa qualità arcaica a queste storie, e gli elementi arcaici tendono ad essere dei componenti molto forti in una storia. Puoi trovare elementi del genere anche in The Wormworld Saga. Il tema del fuoco per esempio, è molto antico ed è rappresentato come il male assoluto nei primi capitoli. Tuttavia, il mio intento è trasformare questi elementi nel corso della storia e rappresentare così la mia personale evoluzione da amante del semplice fantasy in un diverso storytelling. A parte questo cerco di incorporare qualche elemento del folklore germanico nella saga, come il Wolpertinger o lo Scrat. Trovo interessante mixare questi elementi con quelli della cultura indiana, che dà alla saga un sapore particolare.

Il protagonista della storia, Jonas, è un ragazzino che si prepara ad entrare nell’adolescenza, in cui ogni lettore o lettrice possono ritrovare qualcosa di sé. Jonas affronta i suoi problemi (la morte di sua madre, la difficile relazione con il padre, i pessimi risultati scolastici) cercando rifugio nei giochi, nella fantasia e rimanendo fermamente ancorato alla sua infanzia. Quanto di te c’è in Jonas? Cosa rappresenta per te l’infanzia?
Direi che trovi parti di me in ogni personaggio di The Wormworld Saga. Condivido con Jonas qualche dettaglio biografico, come l’amore per il disegno o le avventure nelle foreste, ma è molto diverso da me per altri aspetti. Non sono mai andato male a scuola, per esempio, e non sono mai stato messo sotto pressione dai miei genitori. Non ho neanche mai perso tragicamente un membro della famiglia, quindi i fattori determinanti della vita di Jonas sono abbastanza diversi da quelli della mia. Comunque condivido molte delle sue emozioni, anche se su livelli molto diversi. La sua decisione di entrare in un dipinto magico sembra la mia decisione di abbandonare il lavoro per lavorare a The Wormworld Saga. Proprio come lui sono entrato in un mondo di incertezza e pericolo e sto combattendo le mie paure. il tentativo di Jonas di superarle al momento è esattamente il mio. La questione centrale della saga è “cos’è più forte della paura?” e sto lavorando duro per dare una risposta soddisfacente a questa domanda, che è anche di mio personale interesse. 
Credo che durante tutta la nostra vita rimaniamo sempre bambini. Ci travestiamo solo da adulti. nel nostro cuore stiamo fronteggiando le stesse vecchie paure che abbiamo incontrato da piccoli.

Mi sembra di capire che le tue tavole siano completamente realizzate in digitale, ci diresti qualcosa in più sul processo di realizzazione di The Wormworld Saga, da un punto di vista tecnico?
Dato che ho lavorato per dieci anni nell’industria dei computer games ho avuto l’opportunità di imparare a usare il computer come un mezzo per disegnare e dipingere. È un modo molto efficace per realizzare opere d’arte. Utilizzo la tavoletta grafica e una penna digitale, quindi la mia tecnica si basa ancora completamente su abilità tradizionali. Il computer mi dà la possibilità di lavorare molto più velocemente perché non devo aspettare che il disegno si asciughi e non ho più bisogno di pulire i pennelli. Ogni tavola della saga è come prima cosa disegnata e colorata a computer, poi lavoro sugli effetti di luce e sulla correzione dei colori. Tutto questo è fatto in Adobe Photoshop. Lavoro al layout delle diverse tavole, aggiungo i balloons e gli effetti sonori. Tutto è esportato in un enorme file HTML e pubblicato sul sito.

Fase 1Fase 2Fase 3

Dal momento in cui Jonas “entra” nella Grande Foresta, nel terzo capitolo, c’è una successione di paesaggi spettacolari e viste panoramiche in cui dai il meglio di te come artista. Com’è nata l’ambientazione di The Wormworld Saga e quali sono le sue caratteristiche?
L’aspetto più importante della saga per me è la storia. Tuttavia, è un viaggio avventuroso anche per me, e mando i personaggi in ambienti su cui ho fantasticato per molto tempo. Comincia nel mondo reale, nella grande soffitta della fattoria della nonna e continua con piante gigantesche e creature della “Grande Foresta”. Le rovine ricoperte di vegetazione di Ankal Aasha, il fiume che scorre attraverso la giungla – sono tutti posti che vorrei visitare. La storia continuerà ad essere infarcita di nuove ambientazioni che non vedo l’ora di esplorare visivamente.

Hai scelto di narrare la tua storia in un formato che si adatta perfettamente ai dispositivi di lettura digitale (in particolare tablet e smartphone), sfruttando lo scroll verticale. Mi sembra però che tale scelta non sia solo dettata da una esigenza di fruibilità ma che offra anche opportunità grafiche che il cartaceo con i suoi limiti e confini materiali non dà, è giusto?
Il motivo principale di usare “tele infinite” (termine coniato dal fumettista americano Scott McCloud) è che odio girare le pagine sullo schermo. Non è necessario, e la ragione per cui vediamo ancora così tante pagine da girare nei web comics è che i modelli più classici di internet business sono creati sul format delle pagine. Da un punto di vista creativo, le tele infinite offrono molti benefici. Si evitano i noiosi tempi di caricamento tra pagine, e c’è molta più libertà nel rendere la storia stimolante, perché non devi mirare al colpo di scena alla fine di ogni doppia pagina.
Mi piace anche la possibilità di dissolvenza fra scene e la creazione di tracce virtuali di telecamera.
È stata una grande emozione progettare sequenze come l’inseguimento di Draconia nel capitolo 3 o l’incubo all’inizio del capitolo 5. Sto ancora sperimentando tutte le possibilità e mi diverto molto.

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Tuttavia è disponibile una versione cartacea in tedesco di The Wormwold Saga in cui sono raccolti i primi tre capitoli. Qual è la differenza principale tra le due versioni?
Dopo che la saga ha avuto un certo impatto in internet sono stato contattato da editori che volevano pubblicare la storia in formato libro. Non ho mai davvero pensato a una versione stampata e all’inizio non sapevo se avrebbe funzionato. Il layout doveva essere abbastanza cambiato, ma alla fine son stato molto contento del risultato. Non credo che quando si legge il libro ci si accorga che il layout originale era diverso. Dopotutto puoi cambiare il layout di ogni pagina in quello delle “tele infinite” semplicemente mettendo una pagina sotto l’altra.

Come hai usato Kickstarter?
Finora ho intrapreso due campagne su Kickstarter. Lo scopo della prima era finanziare l’App per The Wormworld Saga, ed è andata molto bene. Lo sviluppo dell’applicazione è stato pienamente finanziato, l’applicazione è stata realizzata sei mesi più tardi e ha già più di 150 mila utenti. La seconda mi ha aiutato ad aprire un fan shop sul sito di The Wormworld Saga. In tutto con le campagne su Kickstarter sono stati incassati più di 40 mila dollari e tutto questo denaro è stato reinvestito per sostenere la saga nel lungo periodo.

Cosa pensi del crowdfunding?
Per i creativi il crowdfunding è un’affascinante nuova possibilità di raccogliere fondi per un progetto specifico. È stato un fattore importante per il mio progetto e vedo molti artisti creare un modello di business che ha successo basato sul crowdfunding. Fare una campagna kickstarter comporta molto lavoro e i soldi non arrivano facilmente. Se si vuole intraprendere quella via bisogna prepararsi a lavorare sodo e a imparare molte cose. I circa trenta giorni di una tipica campagna sono snervanti. Ti alzi la mattina e la prima cosa che fai è controllare i progressi. Il traguardo sembra terribilmente lontano. Credo che sperimenterò ancora il crowfunding in futuro, ma non è che veda esattamente l’ora di farlo. Di certo, è una bella sensazione, se le cose vanno bene.

Il primo capitolo di The Wormwold Saga è stato tradotto in ventisei lingue. Ventidue di queste traduzioni sono state realizzate dai tuoi fan, è un altro significativo segno dell’affetto dei tuoi lettori verso il progetto, insieme alle due campagne Kickstarter di cui abbiamo appena parlato. Qual è la strategia di comunicazione che adotti?
La traduzione a cura dei fans è uno degli aspetti più gratificanti del progetto. Sono molto riconoscente verso lo sforzo che hanno fatto i traduttori. Dato che il mio lavoro è letto anche dai bambini – anche se non miro particolarmente a quel tipo di audience – è molto utile avere le traduzioni, così i giovani lettori, che conoscono meno le lingue straniere, possono leggere la storia. Riguardo la mia strategia di comunicazione, devo dire che ho cercato di essere presente e raggiungibile  dai miei fan, che possono commentare la saga sulla pagina facebook e sul mio blog, ma non mi stresso per mantenere un costante flusso comunicativo. Penso che i miei lettori abbiano molte altre cose da fare nelle loro vite e son contento se mi ascoltano quando dico qualcosa degno di nota. Se non c’è nulla di interessante da dire non creo notizie solo per tenere la gente impegnata.

Hai già deciso quanto durerà The Wormworld Saga?
La saga è una storia abbastanza ambiziosa. È concepita come una trilogia di tre viaggi dentro Wormworld. La storia in ogni capitolo cresce gradatamente in complessità e per il gran finale ho in serbo qualcosa di abbastanza epico. Ogni parte della trilogia potrà essere composta fino a un massimo di 20 capitoli. Quindi ho ancora un bel po’ di lavoro da fare!

Che progetti hai per il futuro?
Con una storia tanto enorme davanti il mio miglior traguardo sarebbe quello di terminarla prima o poi. È una immensa sfida lavorare a un progetto come The Wormworld Saga e sto cercando di concentrarmi sul futuro immediato e sul come produrre i prossimi capitoli. Non puoi pensare all’obiettivo più lontano, ti manderebbe fuori di testa. È importante concentrarsi sulla prossima mossa.

Si ringrazia Daniel Lieske per la disponibilità.

Intervista condotta via mail nel mese di agosto 2013
Traduzione di Nicole Brena e Alessandro Munari
Intervista in lingua originale su www.lospaziobianco.com

Link utili: 
Per leggere il webcomic: www.wormworldsaga.com/index.php
Il blog dell’autore è il seguente: daniellieske.blogspot.it/
Molte delle immagini riportate nell’articolo, insieme a tante altre, le trovate qui, qui e qui
La pagina facebook è la seguente: www.facebook.com/WormworldSaga?fref=ts
Infine: www.facebook.com/WormworldSaga?fref=ts

Non perdetevi la prima puntata della nuova rubrica sui webcomics: Nella rete del fumetto
Fra una settimana non perdete la recensione di In The Woodland!
 

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