Magazine Diario personale
La figata vera di questi due giorni orizzontali, oltre alle calze antiscivolo e alle tisane col miele, è stata l'overdose di Harry Potter che mi sono sparata. Ho finito stamane il quarto libro, Harry Potter e il Calice di Fuoco e ho frignato finché Il Pelliccia, buon cuore, non ha fatto un salto in libreria a comprarmi Harry Potter e l'Ordine della Fenice. Non c'è voluto molto a convincerlo, per essere sinceri: si sa che ai moribondi non si può rifiutare nulla, potrebbe sempre trattarsi dell'ultimo desiderio.
A questo punto, avendo superato più della metà della saga, posso ben dirlo: J.K. Rowling (ma come ti chiami poi? Devo googlarti...) io sono una tua grande fan. Una Potter boy. Solo, non capisco che diavolo di fine abbia fatto il mio gufo con la lettera di ammissione. Se mi hanno affidata ad un gufo con un senso dell'orientamento simile al mio, mi metto comoda e aspetto di diventar vecchia. Eppure, sono convinta che sarei stata un'ottima allieva a Hogwarts, considerate le mie notevoli abilità magiche: ad esempio, sono molto brava a far sparire calzini, so trasfigurare le marmellate in muffe e parlo il gattese, anche se con qualche incertezza.
Comunque, avendo del grasso buon tempo a disposizione, era logico che mi venisse alla mente qualche considerazione imbecille sul caso, e naturalmente ho pensato che sarebbe stata una giuoia condividerle con tutti voi.
**Premessa** Visto che il tono della conversazione si sta facendo inequivocabilmente serio (risate preregistrate) vorrei mettere in chiaro che quando leggo un romanzo fantasy non me ne frega una beata mazza che manchi di logica o che non sia credibile. Voglio solo che sia bello. Fine della premessa.
Innanzi tutto vorrei direi che Harry comincia a stare benevolmente un po' sui coglioni: gli va bene tutto a sto ragazzo, tutto! A parte il fatto che è amato dalle istituzioni, pertanto ogni boiata che fa è punita al massimo con i classici dieci punti in meno a Grifondoro (però prima lo fanno cagar sotto con l'espulsione da Hogwarts... Harry, sveglia, ma ancora che ci credi?!), ma lui è il classico esempio del famoso uomo giusto al momento giusto, sempre! Scappa di casa dopo aver gonfiato la prozia, solo, di notte, senza danari e senza magie e puff!, arriva l'autobus magico a recuperarlo. Ha bisogno di far fuori Voldemort in vesti di serpente e gli calano una spada in testa. E' nella merda con la seconda prova del Torneo Tremaghi e prontamente un fantasma esce dalle tubature a spifferargli la soluzione al dilemma dell'Uovo Dorato. Harry, scusa ma ti piace vincere facile così. In più, ha tutti i professori sempre pronti ad essere dalla sua parte e giustificarlo, compresi quelli che poi si rivelano cattivi o pazzoidi. L'unico che ci vede un po' lungo è il povero Piton, ma viene messo continuamente a tacere e bacchettato dal buon Albus Silente che, non si sa come, è sempre dietro la porta.
Inoltre, Harry Potter è chiaramente affetto dalla famosa Sindrome di Marissa Cooper, tradotto, porta sfiga: abbiamo capito tutti che è una calamita potente per le peggio creature si possano immaginare nel mondo mago e, tendenzialmente, chi gli bazzica un po' troppo attorno muore o rimane inguaribilmente menomato. Eppure ogni anno è accolto con irrefrenabili manifestazioni di giuoia a Hogwarts. Fossi la signora Weasley, provvederei a trasferire i miei figlioli in blocco a Beauxbatons.
Non ho nulla da obiettare sugli amici di Harry che mi stanno simpa, ma qualcosa sui suoi nemici lo vorrei dire, per esempio: Lucius Malfoy, amico caro, ci hai rimbambito quattro libri di seguito con le tue paranoie sui Sanguemarcio e Nati Babbani e poi salta fuori che il Signore Oscuro aveva un padre umano? Ma ce la fai, Lucius? E tu Draco... Draco Draco io credo in te: voglio credere che tu sia un cattivo vero, non un semplice bullo, su, hai ancora tre libri per combinare qualcosa.
Ma poi, possibile che tutti quelli che stanno nella casa di Serpeverde siano così merde? Dai qualcuno per sbaglio si salverà, no? E se no chiudetela sta casa.
Infine, vorrei spendere due parole sul Quidditch, lo sport più imbecille del mondo. Ora, non che io ci capisca troppo di sport, ma questo ha delle regole veramente babbee: non capisco perché l'intera squadra debba farsi il mazzo a segnare quei quattro punti con la Pluffa quando tanto poi lo sappiamo tutti che ci pensa Harry a vincere di centocinquanta punti una volta che afferra il boccino. Sto boccino vale troppo, io non ci sto! Fossi uno dei Cacciatori entrerei in sciopero immediato. Senza contare l'immoralità di giocare con Bolidi di ferro che vengono presi a mazzate con il chiaro intento di spaccare il naso agli avversari. Ovviamente, anche nel gioco del Quidditch, il buon Harry è imperscrutabilmente privilegiato: è chiaro che il boccino è una cosa velocissima e minuscola e pertanto difficilissima da vedere. E a chi affidano il compito di recuperarlo? A un quattrocchi miope come l'Harry, ovviamente! Ma facciamogli guidare anche un aereo, già che ci siamo! E giusto per battere il tasto dello stronzo privilegiato, il buon Harry cavalca una costosissima scopa ultimo modello che gli permette di far mangiar la polvere a tutti, regalatagli -senti senti- dal padrino, che è solo un evaso dalla prigione di massima sicurezza di Azkaban. A quanto pare, nel mondo mago non usa confiscare i beni dei collusi con associazioni a delinquere.
Ora, mi piacerebbe andare avanti ad libitum con questo giochino divertente ma la verità è che comincio a sentirmi in colpa: sinceramente, Harry Potter ha solo delle PICCOLISSIME lacune e incongruenze nella trama e i personaggi sono un po', beh, un POCHINO stereotipati. Ma come ho provveduto saggiamente a specificare nella premessa io di base me ne infischio. Harry Potter mi sta non solo divertendo, sta anche alimentando la mia folle ingordigia di realtà parallela fantastica. Ergo, torno alle mie letture ragazzi. Se vedete un gufo smarrito, probabilmente è il mio, ditegli di seguire verso nord nord est.
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