Magazine Opinioni
Ma facciamo un piccolo riepilogo. Una settimana fa, tutti gli esponenti del Pdl hanno rassegnato le proprie dimissioni al primo Ministro Letta in solidarietà al loro leader Silvio Berlusconi, atto che rischiava di far cadere il governo.
Sappiamo tutti com'è andata a finire: Alfano e le "colombe" del Partito sconfiggono i "falchi" dell'uomo di Arcore, Berlusconi cambia idea per 4 volte in un ora per poi ritirarsi votando la fiducia, Letta ed il suo governo rimangono in piedi e le dimissioni vengono rispedite al mittente.
Tutte tranne una. Quella di Michaela Biancofiore, dichiaratamente schierata con Berlusconi.
La Biancofiore paga non solo la polemica di alcuni mesi fa su alcune sue dichiarazioni discutibili sull'omofobia, che l'avevano inserita in cima alla lista delle persone poche apprezzate e gradite da Enrico Letta nel suo governo, ma anche la sua fedeltà assoluta al leader. Una resa dei conti tutta interna al Pdl, una sconfitta ancora più bruciante e pericolosa per Berlusconi del dietro-front sul voto di sfiducia al Governo.
Michaela Biancofiore è una delle "berlusconiane" più fedeli, sicuramente una delle figure più importanti della corrente dei falchi. La sua rapida esclusione dal governo e il silenzio di Alfano sono segni che il potere di Berlusconi non è più cosi forte. Una volta in Forza Italia(poi Pdl) bastava l'assoluta fedeltà al leader per ottenere in cambio immunità politica qualsiasi fatto potesse accadere. Ora non è più cosi.
E adesso nuovi scenari si stagliano all'orizzonte. Un capo che non può più difendere i propri adepti riuscirà a tenere le file dei suoi soldati? Considerando l'età di Berlusconi e la recente condanna la domanda è abbastanza retorica.
E' chiaro che la caduta della Biancofiore è l'obolo che Berlusconi ha dovuto pagare come conseguenza della sconfitta contro Alfano e le colombe. Insomma, una pedina da sacrificare nella lotta all'interno del Pdl.
La cosa che più fa pensare, però, non è il destino della Biancofiore, che di certo non ha la mia stima, né i giochi oscuri della politica, ma che a sconfiggere Berlusconi sia stata un'occulta congrega di democristiani(i due Letta, Lupi, Formigoni, Alfano, Franceschini), che resuscitando il vecchio centrismo alla DC, ha fatto fronte comune mettendo alle corde l'uomo più potente d'Italia. Altro che 3° Repubblica, qui si ritorna alla prima.
Matteo
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Ucraina: come la russia può vincere perdendo
Ucraina :::: Giuseppe Cappelluti :::: 29 maggio, 2015 :::: Chiunque abbia una qualche dimestichezza con il gioco del bridge sa come, in questo gioco, sia... Leggere il seguito
Da Eurasia
CULTURA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
L'Italia riparte .. e gli italiani?
Abbiamo capito ieri, dal discorso del presidente Visco agli azionisti, che in Bankitalia non ci sono gufi. “L’aumento del Pil nel primo trimestre interrompe... Leggere il seguito
Da Funicelli
SOCIETÀ -
Riforme istituzionali – Dossier di Legautonomie / 2015
Riforme istituzionali – Dossier di Legautonomie Legautonomie promuove una raccolta di firme per una petizione a sostegno della proposta per un Senato delle... Leggere il seguito
Da Paolo Ferrario
SOCIETÀ, SOLIDARIETÀ -
Alla sinistra Pd più che una scissione serve un progetto politico comprensibile.
di Gerardo Lisco. Appartengo alla categoria di coloro che, pur avendo grosse difficoltà, alla fine ha deciso di rinnovare l’iscrizione al Pd e di restarvi. Leggere il seguito
Da Freeskipper
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Renzi, nell’anno II dell’era renziana, da Cacciari a Camilleri.
Andrea Camilleri 2010 by Marco Tambara, source Wikipedia di Gigi Montonato. A sentire Massimo Cacciari, Renzi sta facendo quello che avrebbe voluto fare... Leggere il seguito
Da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
Il Pd non c’è più... chissà cosa verrà dopo
Come Craxi al Midas, Renzi ha portato il suo partito alla resa dei conti. Scissione o no, rimane solo il leader. Che presto dovrà misurarsi col voto È la resa... Leggere il seguito
Da Tafanus
POLITICA, SATIRA, SOCIETÀ