Stanno destando grandi polemiche, in questi giorni, le parole del Papa riportate nel libro-intervista "Luce del mondo" del giornalista tedesco Peter Seewald.
Riporta il Corriere:
il Pontefice spiega che «vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità(...)».Ma c'è un piccolo particolare. Il Papa non ha parlato di una prostituta - donna - bensì di un prostituto - uomo - che va con clienti maschi.
Cito un articolo di Bioetica del 21 Novembre:
Siccome intervistatore e intervistato sono entrambi tedeschi, bisognerebbe dunque cercare una fonte in questa lingua; ma qui purtroppo la cosa diventa un po’ oscura. La frase completa si trovava infatti solo sul sito Kreuz.net («Der Papst läßt sich von den Kondom-Kriegern weichklopfen», 17 novembre); si trovava, perché l’articolo non sembra più disponibile, ed è reperibile al momento solo nella cache di Google. In ogni caso troviamo anche qui il maschile:Sia che il Papa abbia effettivamente concentrato la questione solo sui rapporti omosessuali, sia che le sue parole non cambino di significato se si adotta il femminile perché il punto è un altro (come sostiene padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano), rimane che Ratzinger si è improvvisamente accorto che l'AIDS è una malattia tanto grave da poter attenuare il giudizio verso un "peccato" come l'omosessualità o addirittura (se padre Lombardi dice il vero) come l'annullamento del potenziale procreativo di un rapporto eterosessuale.Es mag begründete Einzelfälle geben, etwa wenn ein Prostituierter ein Kondom verwendet(...).La data dell’articolo è il 17 novembre, e questo ci assicura che non si tratta di una retroversione da fonti in altre lingue, che come abbiamo visto risalgono praticamente tutte a ieri o oggi. Le altre fonti tedesche parlano invece di Prostituierte, al plurale, che è ambiguo (può significare «prostituti» o «prostitute»), ma al di fuori della citazione testuale.
Sempre su Bioetica, nell'articolo in cui riporta le dichiarazioni di padre Lombardi, Giuseppe Regalzi giustamente si domanda:
Rimane irrisolto un dettaglio minore ma misterioso: perché mai il papa è andato a fare l’esempio peregrino di un prostituto maschio, se ciò che diceva si applicava a uomini e donne ugualmente?Già, come mai il Papa si rende conto solo ora della gravità dell'AIDS e per parlarne gli viene in mente un esempio tanto pruriginoso, per la sua Chiesa, come quello di un prostituto maschio?
Da IlSole24Ore del 22 Novembre:
Benedetto XVI non esclude la possibilità di dimettersi se una malattia non gli permettesse più di guidare la Chiesa. Se un Papa si rende conto che "non è più in grado fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, di assolvere i doveri del suo ufficio, allora ha il diritto e, in talune circostanze, anche l'obbligo di dimettersi".E pare che Ratzinger abbia fretta: la stampa internazionale ha sottolineato come, con la recente nomina di ben 24 cardinali in gran parte italiani, il Papa stia preparando il terreno per la sua successione.
Quanto sarebbe imbarazzante, per la Chiesa, un Papa che senza avvisaglie e in un paio di mesi, inizi a deteriorarsi fisicamente davanti agli occhi di tutto il mondo? Un Papa improvvisamente pelato, con i segni di un male che lo stia lacerando, con le occhiaie, le macchie e le ferite tipiche? Un Papa che magari svenga o dia di stomaco durante l'Angelus? Ecco le domande che, secondo me, in queste ore infestano le notti e il sonno di Joseph Ratzinger, capo della Chiesa Cattolica ed esempio di moralità per tutti i credenti del pianeta.