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Cosa cambia negli studi dopo la riforma per l’amministrazione del condominio

Da Webfriendly.it @promozione_web

È entrata in vigore il 10 febbraio scorso la Legge 4 del 14 gennaio 2013 che disciplina le professioni non regolamentate, questa importantissima legge riguarda tutte le professioni non organizzate in ordini o collegi, definite come attività economiche volte alla prestazione di servizi o di opere, esercitabili mediante lavoro intellettuale, che però non risultano riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi.
A ben vedere sono coinvolti oltre due milioni di professionisti in Italia, tra cui designer d’interni, conservatori dei beni architettonici, archeologi, restauratori, amministratori di condominio, pubblicitari, informatici, fotografi. Di particolare interesse la figura dell’amministrazione di condominio, che dovrà necessariamente adeguarsi alla nuova normativa.
Ma quali sono i requisiti che deve possedere il nuovo amministratore? Innanzitutto deve essere ripensata la figura stessa del professionista, che non può più essere associata a soggetti che non hanno preparazione, e che deve essere altamente specializzata. Per questo la società Manager Immobiliari ha messo a punto una nuova figura, quella appunto del Manager immobiliare, un innovativo profilo professionale frutto di un rigoroso percorso di selezione e formazione. Sarà lui il riferimento dei condòmini per tutte le attività di natura gestionale e burocratica sovraintendendo un team di specialisti (Energy Expert, Facility Expert, Security Expert) e potendo contare sul supporto di un Centro Servizi.
L’offerta di Manager Immobiliari, società che mette a disposizione quindici anni di esperienza nel settore,  contempla tutti i servizi che dovranno essere gestiti in seguito alla riforma del condominio (che entrerà in vigore il prossimo giugno), compresa la messa a punto e in rete di un sito internet condominiale, attraverso il quale ogni proprietario di immobile potrà controllare in ogni momento la propria situazione contabile o lo stato di avanzamento dei lavori di manutenzione in corso oppure accedere e scaricare ogni documentazione di natura fiscale o tecnica.
Il Manager Immobiliare dovrà inoltre adottare un codice di condotta, promuovere la propria formazione permanente e quella dei propri collaboratori, nonché vigilare sulla condotta professionale dei collaboratori stessi. Una figura nuova, dunque, che si affaccia sul mercato e che può rappresentare una valida soluzione per le problematiche che spesso sono legate all’amministrazione di un condominio.
“Riteniamo che il mercato italiano sia maturo per accogliere con favore la nostra proposta – afferma Luca Bensaia, Direttore Generale di Manager Immobiliari – tutte le più recenti indagini sul settore, tra le quali quella realizzata direttamente da noi, evidenziano come il grado di insoddisfazione dei condòmini rispetto al servizio offerto loro dai tradizionali Amministratori sia molto alto. La Riforma del Condominio impone nuovi standard di gestione degli aspetti patrimoniali, informativi e di trasparenza e abbiamo messo questi requisiti a base del nostro innovativo sistema gestionale. La casa è il bene più prezioso ed è ora che anche in Italia gli immobili vengano gestiti sulla base di criteri più avanzati”.


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