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Cosa fare in caso di terremoto

Creato il 01 giugno 2012 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT

Le regole da seguire in caso terremoto

In seguito alle scosse di terromoto che hanno colpito violentemente l’Emilia dei giorni scorsi, la Protezione Civile ha pubblicato su www.protezionecivile.it una serie di regole per i cittadini da seguire in caso di sisma. Sapere come gestire il terremoto è fondamentale, prima, dopo e durante l’evento sismico. Ecco cosa ci suggerisce il Dipartimento della Protezione Civile, anche in casa.

Prima del terremoto
1) Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e quali misure sono previste in caso di emergenza.
2) Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto.
3) Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso.
4) Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dove sono riposti.
5) A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano di emergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestione dell’emergenza.

Durante il terremoto
1) Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli.
2) Riparati sotto un tavolo. È pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso.
3) Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire.
4) Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami.
5) Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare.
6) Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. Possibile che si verifichino incidenti.
7) Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare onde di tsunami.
8) Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli.
9) Evita di usare il telefono e l’automobile. È necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi.

Dopo il terremoto
1) Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso.
2) Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le loro condizioni.
3) Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci.
4) Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso.
Regole di comportamento per il cittadino: cosa fare in casa e quali informazioni chiedere
Dunque, conoscere e seguire poche e semplici regole di comportamento può migliorare la nostra sicurezza in caso di terremoto. Anche per quanto riguarda la nostra abitazione, la prima cosa da fare è guardarsi intorno e identificare tutto ciò che in caso di terremoto può trasformarsi in un pericolo. Le vittime di un terremoto non sono provocate solo dal crollo degli edifici: molte vittime rimangono ferite da oggetti che si rompono e cadono, come televisori, quadri, specchi, controsoffitti. Ecco alcuni accorgimenti poco costosi, e semplici, che rendono più sicura la nostra casa.

1) Allontanare mobili pesanti, come le librerie, da letti o divani o posti dove normalmente ci si siede.
2) Utilizzare per appendere i quadri i ganci chiusi, che impediscano loro di staccarsi dalla parete.
3) Mettere gli oggetti pesanti sui ripiani bassi delle scaffalature e fissare gli oggetti sui ripiani alti con del nastro biadesivo.
4) Fissare alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti.
5) In cucina, utilizzare un fermo per l’apertura degli sportelli del mobile dove sono contenuti piatti e bicchieri, in modo che non si aprano durante la scossa.
6) Fissare gli apparecchi elettronici, stereo, computer, ai ripiani con del nastro di nylon a strappo.

Ci sono infine aclune cose importanti da sapere e su cui chiedere informazioni. Se vivi in una zona sismica devi:

1) Conoscere quale sia la classificazione sismica del territorio in cui vivi chiedendolo all’Ufficio Tecnico del tuo Comune o alla Regione. Tutte le nuove abitazioni, costruite dopo la data in cui il Comune è stato classificato, devono essere state costruite rispettando la normativa antisismica;
Sapere se esiste un piano di protezione civile comunale e prendere visione di ciò che prevede (es. quale è l’area di raccolta per la popolazione, l’area degli insediamenti di emergenza, i mezzi a disposizione, ecc.), altrimenti sollecita il tuo Sindaco a provvedere.
2) Conoscere come è stata costruita la casa in cui abiti e soprattutto verificare:
- se la casa è stata progettata e realizzata con criteri antisismici;
- se sono stati fatti interventi per renderla più resistente;
- se occorre intervenire per rinforzarla, anche utilizzando i fondi appositamente stanziati per il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio.
3) Organizzare un piano di emergenza famigliare ed assicurarti che:
- non vi siano oggetti pesanti su mensole o scaffali alti;
- gli arredi più pesanti siano ancorati al muro;
- in casa ci sia una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore e che tutti sappiano dove si trovano;
- tutti sappiano dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas e acqua e l’interruttore generale della luce.
4) Sapere se a scuola e sul luogo di lavoro è stato predisposto un piano di emergenza e quale è il compito a te assegnato e la condotta da tenere.

 

Visita il sito www.protezionecivile.it per avere ulteriori informazioni sul terremoto in Emilia e sul rischio sismico.

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