Carissime, oggi ci occupiamo di un argomento che sta a cuore a molte e voglio provare a darvi la risposta che cercate ogni volta che pensate a “cosa mi metto per un colloquio di lavoro?” Ricordatevi di avere un CV aggiornato e redatto appositamente per il lavoro per cui vi candidate, dato che è inutile descrivere le proprie esperienze di cassiera se vi proponete come segretaria, quindi concentratevi su ciò che è richiesto dall’azienda e su ciò che potete dare per loro attraverso le vostre esperienze. Mettete una bella foto in primo piano, nitida e che non vi ritragga fuori con le amiche o in costume da bagno al mare. Anche se avete il fisicaccio. E ricordatevi che il sorriso e la positività sono le armi vincenti. Insieme a qualche regolina…..
Iniziamo subito con la lista dei “NO” :
A un colloquio di lavoro non ti presenterai mai con…
- Abiti scollati. Il seno vi servirà per mille vostre ragioni, ma non certamente per far colpo sul tizio che vi farà l’intervista. E poi fa rozza.
- Tacchi vertiginosi. Con il ritorno dei mid heels si va sul sicuro, ma si può anche azzardare un tacco più alto, pur che venga evitato come la peste il plateau di 2 cm. Figuriamoci quello di 3.
-Zeppone e zatteroni. Idem di sopra.
- Ciabatte e infradito. Non ci interessa se fa caldo, non ce ne frega nulla se i vostri piedazzi si gonfiano, in ciabattine a un colloquio non ci andate. Non è un consiglio, è un dovere. Oltretutto, il vostro ciabattare è maleducato e appiccicosiccio.
-Stivali Ugg. Io ne sono una fan sostenitrice da sempre, ma so benissimo che sono poco più di un paio di pantofole. Se volevate star comode, potevate restarvene sul divano di casa vostra, con una bella tuta morbida infilata dentro gli Ugg.
-Timberland, Hunter e Dottor Martens: idem di sopra.
- Minigonne e shorts. Le cose inguinali o ascellari vi faranno perdere di credibilità e sembrerete comunque molto, molto volgarotte.
- Gonne e vestiti lucidi e di tulle. Tutto ciò che ci fa sembrare piccole, bamboline, pucciose, evitatele come la peste. Dovete essere professionali, dimostrare sicurezza e maturità, non ricordare un fumetto.
- Abiti fluo. E che siamo al mare? Va bene il colore, ma datevi contegno. Il fluo sì solo se fate il colloquio all’a.n.a.s.
- Canottiere. Fa caldo? Fattevene una ragione, le canotte non sono certo indicate per affrontare una giornata importante come questa, specialmente se si intravede la spallina del reggiseno.
-Fantasie leopardate e stampe animalier. Sembrerete troppo aggressive. Piuttosto, se proprio non riuscite a farne a meno, indossatele su un foulard, in tinte più soft.
-Trasparenze e pancia scoperta. ça va sans dire, è proprio da cafona.
- Capelli sporchi e unghie non curate. Fa semplicemente schifo. Lavatevi. Se vi mangiate le unghie abbiate l’accortezza di mettervi un bel po’ di crema idratante, così che nonostante non siano delle belle mani, almeno saranno morbide e profumate.
-Trucco da battona. Ok, capisco che la percezione di battonaggine sia soggettiva, ma rendiamoci conto che il rossetto rosso fuoco e lo smoky alle 11:00 di mattina, fanno meretrice.
-Ammennicoli da zingara. Stessa cosa che ho detto anche nell’articolo su cosa indossare per la propria laurea, i gioielli sono belli quando non sono nè ingombranti nè cafoni. Se indossate un paio di chandelier, evitate la collana. Se avete una collana importante, evitate tutto il resto.
Cosa indossare per un colloquio di lavoro..
Ricordatevi di apparire semplici e naturali, di essere sobrie e professionali ma di indossare qualcosa di originale e particolare, che faccia molto “voi” e che sia un po’ il biglietto da visita. Può essere una borsa particolare, o un accessorio per capelli, o un cappotto. Insomma, il vostro dovrà essere uno stile sobrio ma originale. Dovete emergere dalla massa dei CV e dei volti che i selezionatori vedranno quella mattinata, quindi ricordate che la positività stessa sarà l’accessorio più utile in sede di colloquio
-Vestiti: sì, purchè siano semplici, non troppo corti (ma neanche alla caviglia, ovvio) nè troppo scollati. Via libera ai tubini, ai vestiti in stile impero o agli abitini bon ton che piacciono tanto a me, ma comunque non troppo gonfi. Il troppo stroppia in questi casi.
-Colori: sì ai toni pastello e ai colori della terra, come marroni, beige, bordeaux, terra di Siena bruciata, senape; sì al nero, al blu e al grigio.
-Fantasie: sì, ma a patto che siano chiarissime, non eccessive o troppo eccentriche e che non siano pesanti.
-Tacchi:i mid sono perfetti, ma se siete sicure di non avere l’andatura di un t-rex, potete osare anche con un 10 senza plateau o con un piccolo platform di 1cm massimo.
-Ballerine e stivali bassi: se l’ambiente ti lavoro sarà informale e giovanile, sì alle ballerine o agli stivali bassi in pelle o in stile bikers (ma in questo caso evitate i teschi borchiati).
-Sandali: nì. Nel senso: vada per un sandalo con listini fini e senza plateau, fatto di colori neutri o comunque a tinta unita, magari con un tacco che non superi i 10 cm, ma no al sandalo gioiello o plateau munito. Pedicure obbligatoria.
-Stivali e tronchetti: trendy, comodi e per nulla osé, ma non esagerate con il tacco e soprattutto se hanno il tacco, la gamba dello stivale non deve superare il ginocchio. Sì anche a stivaletti stringati bassi in stile Dottor Martens, ma più fini e meno carrarmatosi.
-Jeans: che sia una gonna o un paio di pantaloni, va sempre bene ma a patto che 1.la gonna non sia mini e troppo stretta; 2.i jeans non siano evidentemente vecchi, troppo strappati e sciupati, preferite sempre un paio di skinny scuri e semplici.
-Cappotto o piumino? Capisco se piove e fa freddissimo e approvo il piumino, ma se vi è possibile, scegliete un cappotto diverso dal solito e accostatelo ad un outfit semplice. Un cappotto di un colore chiaro, poco usato dai più, o da un taglio retrò, potrebbe essere un segno particolare da indossare al momento della stretta di mano. Semplice e di effetto.
-Borsa: se non avete un cappotto su cui puntare, concentratevi sulla borsa. Grande e capiente per tenere al suo interno il CV, un libro, qualche biglietto da visita e un portfolio, magari rosso ciliegia in nappa. Puntate sull’accessorio.
Trucco e parrucco..
I capelli devono essere rigorosamente puliti, ogni minima traccia di unto vi dovrà obbligare ad alzare il sedere per lavarvi la testa Quindi…
sì ai capelli sciolti, mossi o lisci che siano poco importa purchè curati e luminosi.
Sì alla coda di cavallo, allo chignon elegante e al raccolto;
No al crespo, alla coda da esigenze “perchè me li sono lavati due giorni fa, mica posso stare sempre a lavarmi i capelli“, no alle pinze da parrucchiera per raccogliere i capelli e no ai buchi da cuscino, o ritrose.
Per il trucco, valgono le stesse regole usate per la laurea: trucco nature, dai toni soft del rosa o dell’azzurrino chiarissimo, alle sfumature lievi di marrone; passa anche il rigo di eyeliner e la bocca deve assumere un colore rosato o nude, mai rosso fuoco nè burgundy o violaceo, quelli lasciateli per le serate fuori. E bando allo smoky nero o ai pastrocchi da pagliaccio. Attente allo stacco di fondotinta tra il collo e il viso e non esagerate con la terra!!!!!
Bene, questi sono i miei consigli su come vestirsi per un colloquio di lavoro, ma se al colloquio non sapete se andarci perchè nutrite dubbi sull’azienda, vi invito a leggere il mio articolo su come evitare truffe e raggiri da persone che vogliono approfittarsi della vostra buonafede per arricchirsi a vostre spese.