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Cosa l’eterno desiderava da loro

Creato il 26 settembre 2011 da Zirconet @zirconet

COSA L’ETERNO DESIDERAVA DA LORO

6:8“O uomo, egli t’ha fatto conoscere ciò ch’è bene; e che altro richiede da te l’Eterno, se non che

  • tu pratichi ciò ch’è giusto,

  • che tu ami la misericordia,

  • e cammini umilmente col tuo Dio?

Dal libro di Michea

Cose dell’altro mondo.

Uno se ne sta sul divano a farsi i fatti suoi, a pensare alle sue cose. E’ domenica sera e dopo un emozionante weekend passato a evitare di fare qualsiasi cosa, il cittadino imperfetto può finalmente riposarsi trascorrendo davanti al plasma le poche ore che rimangono prima di ricominciare la settimana lavorativa. Che bella sensazione il dolce far niente, con lo sguardo perso a riconoscere volti che dovrebbero essere familiari, con il cervello a mezzo servizio.

Ma proprio sul più bello può accadere di rimanere folgorati da una frase detta lì, quasi per scherzo, tanto per riempire il vuoto tra un pubblicità e l’altra. Proprio in quel momento ci si sveglia con gli ingranaggi della mente che rumoreggiano per lo sforzo nella ripartenza. Il sangue  ricomincia a circolare e raggiunge il cervello e poi il cuore, i neuroni iniziano a fibrillare. L’illuminazione rende consapevoli dello scorrere della vita, della propria forse non del tutto inutile esistenza. La sensazione è di aver compreso quel qualcosa che da tempo si era smesso di cercare.

Dio esiste e adesso so cosa vuole da me.

Ma lo stupore dura un milionesimo di secondo, finisce velocemente così come è cominciato. L’informazione è formalmente immagazzinata da qualche parte, banalizzata dal cinico subconscio. La pressione diminuisce e la palpebra ritorna a calare. E’ durato un attimo. E si torna a fissare intontiti quelle strane ombre d’uomini che appaiono irreali sullo schermo. Era solo Fazio su raitre che intervistava Mancuso sull’approccio dell’umanità alla ricerca di Dio.

E infine l’oblio.


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