I consigli di Rossella Gaudenzi
Due consigli di lettura natalizi per ragazzi: un libro appena letto e un libro letto per metà, entrambi editi da Donzelli.
La storia del mantello magico. Ai confini del mondo di Oz, di L. Frank Baum
«Senza replicare, Zixi pensò tra sé: “Siamo tutti uguali – il coccodrillo, la civetta, la bambina e la potente Regina di Ix. Desideriamo quello che non possiamo avere, e lo vogliamo non tanto per trarne beneficio, ma perché rappresenta qualcosa di irraggiungibile. Se chiamo sciocchi gli altri, devo rivolgere quest’epiteto anche a me stessa, in quanto desidero vedere allo specchio il riflesso di una bella ragazza, quando so benissimo che è impossibile. D’ora in avanti proverò a contentarmi di ciò che mi riserva il destino”. Fu una saggia decisione che la Regina strega rispettò per molti anni. Non era poi così male, questa Zixi, poiché bisogna ammettere che poche persone hanno il coraggio di riconoscere i propri difetti e sforzarsi di correggerli come fece lei».
La storia del mantello magico. Ai confini del mondo di Oz, di L. Frank Baum, (1856-1919) pubblicato da Donzelli nel 2015 è, finalmente, una fiaba in piena regola. L’opera che l’autore del celeberrimo Il meraviglioso mago di Oz scrisse nel 1905 e che riteneva la sua miglior creazione è abitata da fate, streghe, menestrelli, creature curiose, incantesimi e, ancora una volta, bambini protagonisti nel mondo dei grandi, che in questo mondo dei grandi si muovono, e devono muoversi, con disinvoltura e saggezza. Una nota di merito a parte meritano le tavole dell’illustratrice francese Aurélia Fronty.
Lettera al re di Tonke Dragt
Atmosfere intrise di bruma animano le pagine di Lettera al re, l’opera che nel 2004 è valsa alla scrittrice e illustratrice olandese Tonke Dragt, il Griffel der Griffels (Premio dei Premi) come miglior libro per ragazzi degli ultimi cinquant’anni (Donzelli 2007). Biografia dai tratti interessanti, quella dell’autrice: nata a Giacarta nel 1930, viene deportata in un campo di concentramento giapponese nel 1941 dopo l’invasione dell’India olandese da parte del Giappone. E lì nacquero le sue prime storie. Lettera al re è un romanzo di avventura che oserei definire puro: investiture di cavalieri, onore, tradimenti, vendette attraverso le vicende incalzanti del sedicenne Tiuri e della sua missione – misteriosa – da portare a compimento.
«Il nostro re Dagonaut è un potente sovrano, il suo governo è considerato saggio e giusto e il suo reame è vasto e bello a vedersi. Vi sono colline e campi, e terre fertili, grandi fiumi e vaste foreste. A nord vi sono montagne e a ovest altri monti ancora più alti. Al di là di essi si trova il paese di re Unawen, celebrato dagli armoniosi canti dei nostri menestrelli. A sud e a est non vi sono montagne e da lì a volte i nemici tentano di invadere il nostro paese, invidiosi del bene che vi regna. Ma nessuno è mai riuscito a conquistare il reame, poiché i cavalieri del re fanno buona guardia e lo difendono con valore. È bello vivere entro i nostri confini, nella pace e nella sicurezza».