Immaginate di leggere questo post con il sottofondo di un valzer viennese. A Vienna lo sentirete ovunque sull’aereo e poi fin nei negozi di souvenir….
Durante la mia breve vacanza viennese ho visitato i musei e i palazzi, ho scoperto verità scomode sulla vera Sissi che avrei preferito ignorare, ma naturalmente in qualunque città mi trovi non posso mai mancare di entrare in ogni libreria che vedo.
In quasi tutte erano presenti anche libri in lingua inglese, nonché, in bella vista, la classifica dei libri più venduti del momento a Vienna.
Ve la giro:
1.
Al primo posto troviamo un libro disponibile anche in italiano.
Io prima di te, di Jojo Moyes
Trama: A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell’autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un’esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l’altro per sempre. “Io prima di te” è la storia di un incontro. L’incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la ricchezza e la felicità, e all’improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l’una all’altra a mettersi in gioco.
Questo libro non è altrettanto in alto nella classifica italiana, probabilmente poiché nel nostro paese c’è meno apertura riguardo il tema dell’eutanasia. Comunque la trama mi ricorda un poco il film Scelta d’amore con Julia Roberts….alla lontana si intende….
2.
Questo libro non è disponibile in italiano, ma il titolo sarebbe traducibile come La stanza della lavanda, di Nina George
Trama: Jean Perdu, libraio di Parigi, sa sempre che libro consigliare ai suoi clienti per lenire i loro dolori. Si considera un farmacista letterario. Ma l’unica persona che non riesce a curare è proprio se stesso, da quella fatidica notte di ventuno anni prima quando la bella Manon lo lasciò mentre dormiva. Non lasciò nulla dietro di sé tranne una lettera che però lui non ha mai avuto il coraggio di leggere, fino a quest’estate.
3.
Su questo la classifica italiana e viennese coincidono il terzo posto è di Dan Brown con il suo ultimo romanzo, Inferno.
Trama: Il profilo di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di “infernale” ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale. È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.
4.
Finalmente un autore italiano, vai!
Trama: Trent’anni dopo “Il nome della rosa” Umberto Eco torna in libreria con un nuovo romanzo di ambientazione storica. Lungo il XIX secolo, tra Torino, Palermo e Parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava Ippolito Nievo, il falso bordereau di Dreyfus per l’ambasciata tedesca, la crescita di quella falsificazione nota come “I protocolli dei Savi Anziani di Sion”, che ispirerà a Hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un Garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi nella Parigi della Comune, orrendi ritrovi per criminali che tra i fumi dell’assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. Ottimo materiale per un romanzo d’appendice di stile ottocentesco, tra l’altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. Un particolare: eccetto il protagonista, tutti i personaggi di questo romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. E anche il protagonista fa cose che sono state veramente fatte, tranne che ne fa molte, che probabilmente hanno avuto autori diversi. Accade però che, tra servizi segreti, agenti doppi, ufficiali felloni ed ecclesiastici peccatori, l’unico personaggio inventato di questa storia sia il più vero di tutti.
5.
Inedito in italiano, questo romanzo, traducendone il titolo, si chiamerebbe Il sale della terra.
Trama: Ducato di Lorena superiore, 1187 Dopo la morte del padre, il giovane rivenditore di sale rivenditore Michel de Fleury prende in consegna l’azienda di famiglia. Ma la sua città natale Varennes soffre a causa di un vescovo corrotto e di un crudele cavaliere, che controllano le rotte commerciali, cosicché a governare la città sono la povertà e il dispotismo Quando Michel decide di portare da Varennes a Milano un prezioso carico, deve affrontare una lotta difficile I suoi nemici non lasciare nulla di intentato per distruggerlo, persino l’omicidio E, infine, anche il suo amore per la bella Isabelle è messo in pericolo …
6.
Questo libro in classifica non mi sorprende il genere erotico ha conquistato ormai tutta Europa
Trama: Dal primo momento in cui Eva Tramell ha incontrato Gideon Cross, si è resa conto che in lui c’era qualcosa di cui aveva un tremendo bisogno. Qualcosa a cui non poteva resistere e che la attraeva visceralmente. Travolti da una passione che li ha infiammati fin da subito, Eva e Gideon hanno scambiato per lussuria la potentissima corrente elettrica che si è sviluppata tra loro, finché si sono resi conto di non poter più respirare l’uno senza l’altra. Entrambi, però, hanno alle spalle vicende difficili e dolorose che continuano inesorabilmente a bussare alle porte del loro presente… Nel terzo capitolo della “Crossfire Series”, Eva e Gideon dovranno affrontare i fantasmi del loro passato e lei, in particolare, dovrà fare i conti con l’imprevedibile comportamento di Gideon: solo Eva sa quanto lui abbia rischiato per tenere in vita il loro rapporto e quanto anche lui abbia bisogno di lei. Uniti dai loro segreti, cercheranno di superare gli ostacoli, accettando le conseguenze della loro relazione ossessiva e arrendendosi completamente alla forza del piacere…
7.
Un bel giallo, disponibile anche in Italia edito da Sellerio
Trama: Johann Friedrich von Allmen è un tipico personaggio alla Suter, un simpatico signore che vive “marinando la vita” come uno studente marinerebbe la scuola. Quarantenne, riservato habitué di tutti i posti giusti, lettore appassionato, superiore a tutte le questioni materiali, i camerieri gli si rivolgono con un “conte” ma il nome aristocratico è nato da una sua personale riscrittura. Ha dilapidato la ricca eredità paterna e, poiché nel college ha imparato che indebitarsi, per uno di rango, non è disonorevole, usa il poco denaro per “mantenere la propria affidabilità di credito anziché per vivere”. Da poco tempo, però, si dedica a furti di oggetti d’arte, in luoghi e situazioni tali da sollevarlo da ogni sospetto. Probabilmente, nella Svizzera opulenta di cui l’autore, sulle orme di Dürrenmatt, draga l’anima sociale, tipi così immiseriti e perbene non sono insoliti. E Martin Suter li eleva a rappresentare un mondo sicuro e immutabile all’apparenza, che è invece diretto, con la stessa voluttà con cui Allmen dilapida, all’incertezza e alla decadenza. Un nuovo, sofisticato congegno narrativo, in cui Martin Suter trascina il lettore senza sforzo né artificio. Prima avventura di una coppia di detective delle belle arti.
8.
Ho provato a tradurre online il titolo di questo libro ed è uscito il gioco dello svenimento, ma non mi convince molto.
Comunque sia è un thriller inedito in italiano
Trama: Vienna, mese di novembre. Nebbia, freddo, politica interna, come se Shepard non avesse già abbastanza problemi a combattere la sua depressione e l’ansia, ora sente il fiato sul collo di un ministro che spinge perché si sbrighi a risolvere i casi che ha in sospeso, ma la fretta in medicina legale è cattiva consigliera e Shepard vede qualcosa di poco chiaro nei cadaveri che deve esaminare::due donne annegate e il corpo mummificato di un tossicodipendente Il capo della polizia nel fascicolo cita come possibili cause di queste morti Infortuni, incidenti, overdose……ma Shepard vede delle correlazioni in queste morti che suggeriscono la mano di un serial killer che sceglie le sue vittime secondo uno schema di un gioco di carte…..
9.
L’autrice del Giardino degli incontri segreti colpisce ancora.
Trama: Emilie de la Martinières è sempre stata in lotta con le sue origini aristocratiche, ma la morte di sua madre, una donna molto “charmante”, fredda e distante, ha risvegliato in lei un groviglio di sentimenti contrastanti e dolorosi. Unica erede del sontuoso castello nel Sud della Francia, Emilie scopre un vecchio taccuino di poesie che la mette sulle tracce della misteriosa e bellissima zia Sophia, la cui tragica storia d’amore ha segnato irrimediabilmente la sua famiglia. E mentre prende corpo la turbolenta vita di Sophia, anche il puzzle del passato di Emilie lentamente si compone. Grazie proprio all’antico castello e a un nuovo, misterioso amore.
10.
Brillante romanzo famigliare passato da noi un poco inosservato.
Trama: Un’elegante vetrina nella casa londinese di Edmund de Waal contiene 264 sculture giapponesi di avorio, o legno, non più grandi di una scatola di fiammiferi, raffiguranti divinità, personaggi di ogni tipo, animali, piante. La vetrina è aperta, e i piccoli figli di de Waal possono estrarre i netsuke così si chiamano i minuscoli oggetti - e giocarci. Come facevano, ha scoperto l’autore, i piccoli figli di Viktor e Emmy von Ephrussi, suoi bisnonni, nel boudoir della madre, in un fastoso palazzo viennese della Ringstrasse, un secolo fa. Prima che Hitler entrasse in trionfo a Vienna e avessero inizio le persecuzioni e i saccheggi nelle case degli ebrei. Ebrei di Odessa erano appunto gli Ephrussi, commercianti di cereali e poi banchieri ricchi e famosi quanto i Rothschild, con ville e palazzi sparsi in tutta Europa. Quello di Vienna, dove i netsuke arrivano nel 1899 da Parigi - dono di nozze ai cugini di Charles Ephrussi, famoso collezionista, mecenate, storico dell’arte, amico di Renoir, Degas, Proust - conteneva tante e tali opere d’arte che i minuscoli oggetti sfuggirono all’attenzione dei razziatori nazisti. Affascinato dall’eleganza, dalla precisione, dalle straordinarie qualità tattili delle sculture, l’autore decide di ricostruire la storia dei loro passaggi da una città all’altra, da un palazzo all’altro, da una mano all’altra. Ricostruisce così anche la storia romanzesca della sua famiglia.