“I telefoni cellulari, un cumulo di musica di merda, i televisori al plasma, la tv privata prima e la tv via cavo poi, gli analgesici per i miei denti che non mi placavano il dolore perché mi facevo troppa roba e quella inibisce l’effetto degli antidolorifici, un mare di riviste porno e di riviste patinate che non raccontavano un cazzo, solo top model del cazzo in copertina e nelle pagine interne, plotoni di vegetariani che rompevano i coglioni, la progressiva, imperdonabile morte dei negozi di dischi, prima ancora la morte dell’lp, le lampadine a basso consumo che fanno una luce di merda, il primo torero non spagnolo, un italiano, un ex garagista napoletano, di nome Attilio, che poi è entrato in coma. Mica per colpa del toro. E’ scivolato nel bagno e ha battuto la testa contro il bidet. Aveva cominciato, dietro anticipo miliardario, a scrivere la sua autobiografia, era arrivato a una notte in un garage in cui decise di partire. L’Ikea e i mobili tutti uguali nelle case da Toronto fino a Mogadiscio, il cambio di una classe politica corrotta con una nuova ugualmente corrotta ma più volgare, il tonno fresco col sesamo su tutte le barche degli arricchiti, il sesamo tra i denti e dunque il boom del filo interdentale, i cinesi a tonnellate nei quartieri vicini alle stazioni, le colf ucraine, dominicane, di Ceylon, della Bielorussia, rumene, albanesi, marocchine. Popoli che sono arrivati qui in massa cercando un po’ di pane e invece li hanno messi a raccogliere i pomodori sotto a dei soli giallissimi nel frattempo diventati tropicali, e a pulire i culi sfilacciati dei moribondi, possono essere tremendi i culi dei moribondi per seicentomila lire al mese, poi lo capisci che qualcuno prende e ti spara dentro al vicoletto, gli dai torto, ma senza convinzione; ti sei perso Rino che ha fatto tredici al totocalcio ma poi, una settimana dopo, ha capito che non aveva giocato la schedina e voleva morire davvero, non per scherzo, mentre Gino ha partecipato a un quiz alla Rai e, pronunciando esclusivamente un numero e una parola: 2927 fagioli, ha vinto sedici milioni che ha speso per fare tre verande abusive che poi gli hanno fatto abbattere, caso più unico che raro di applicazione della legge, perché lo sai no? Il paese non tollera la fortuna, solo la furbizia. E’ una questione di educazione della nazione. Ti sei perso terremoti e inondazioni, ti sei perso i suicidi di imprenditori e uomini politici che pensavano che andare in carcere non stesse bene, un atto di maleducazione nei loro confronti davvero intollerabile, dove è finito il rispetto e l’ammirazione per l’eterno traffichino? Ti sei perso i computer sparpagliati ovunque che hanno davvero rotto il cazzo, in somma ti sei perso una serie di cose, ma non sono sicuro che poi te le sei perse veramente”.
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