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Cosa non fare a Torino

Creato il 03 giugno 2014 da Giovy

Non esiste inizio settimana senza un nuovo Non Fare. Oggi ci spostiamo a Torino, una città che amo davvero tantissimo. I consigli che tra poco leggerete sono scritti dalla mia amica Barbara Oggero, brava photostoryteller e super torinese Doc. Curiosi di sapere cosa non fare a Torino?
Quando Giovy mi ha chiesto di scrivere cosa NON fare a Torino sono andata un po’ in palla perché la quotidianità rende normale vivere in uno schema sociale e sono dovuta andare di confronti con altre realtà cittadine visitate per trovare quelle differenze.
Non svoltare del centro strada
Nei grandi corsi cittadini, a doppio senso, è vietato svoltare. Che poi lo si faccia ugualmente è un altro discorso. Per svoltare a Torino abbiamo i controviali, un’entità urbanistica sconosciuta ai più. Sono delle strade a senso unico che corrono parallele ai corsi alberati e permettono di girare (a destra e a sinistra), ma anche di parcheggiare sulle banchine o negli spazi delimitati. Attenzione: il controviale non ha la precedenza sulla strade che vi si immettono.

Non puoi perderti
L
a pianta squadrata da accampamento romano  che disegna gli isolati secondo una geometria perfetta. Impossibile perdersi a Torino se si segue la scacchiera, a patto di sapere quale direzione prendere.
Non prendere l’aperitivo e poi andare a cenaIn alcuni caffè e bar, soprattutto del centro e praticamente tutti i giorni, all’ora dell’aperitivo viene servito ogni ben di Dio, dalle verdure in tempura alla pasta, dal cous-cous al pesce. Il prezzo è fisso: si mangia fino a saziarsi bevendo un bicchiere di vino, comodamente seduti a un tavolino, riempiendo il piatto quanto si vuole. Dopo aver riempito così lo stomaco siete sicuri di voler ancora andare a cena?
Non girare il centro storico con l’autoIl centro di Torino è a portata di passeggiata. I monumenti principali sono concentrati e andando da una parte all’altra avrete la possibilità di ammirare i palazzi, camminare sotto i portici e fermarvi a bere un caffè in uno dei tanti locali storici
Non entrare in un bar per un bicchiere d’acqua
Il consiglio non vale come assoluto ma prima di ordinare l’acqua guardatevi attorno: l’arredo urbano prevede già dal XVIII secolo delle fontane pubbliche verdi con la testa di toro. È il Toret (link: http://reporterpercaso.com/2012/03/31/torino-toret-fontana/), diventato un simbolo cittadino, che eroga acqua potabile dell’acquedotto municipale. Trovate diverse fontane in centro e anche in alcuni quartieri periferici; magari l’acqua non è sempre freschissima, ma toglie la sete!

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