Non mi piace proprio per nulla come è stato restaurato il LINGOTTO. Era il LINGOTTO, un fabbrica monimento eccezionale molto ammirata in tutto il mondo anche da Le Corbusier ed ora svuotata dalla sua anima non è più nulla.La trasformazione l'ha rilevato come monumento di ferro e cemento nella sua bellezza plastica, nella sua enormità, nella sua aura e anima che ancora la vivificava, abitato dai fantasmi degli operai, degli ingegneri, dalle macchine che le davano vita e l'ha reso sterile agglomerato, ancora bello, ma senza più anima. Non più la vecchia non una nuova.L'archistar Piano, i potentati politici e no, della Torino turistica sono stati solo dei becchini e ora i Torinesi sono senza il loro monumento, la loro gloria, la loro anima industriale.
Doveva essere il simbolo della rinascita, il monumento alla Torino operaia e industriale, riassumere tutti i successi della fabbrica e non dico di quella fabbrica, ma di tutte le fabbriche del Piemonte industriale. Un piemonte industriale da cui sono uscite la cinquecento,le fiat, le lancia, le presse le grandiose macchine per la stampa, i satelliti, le grandi motori, gli autobus, i primi film italiani, la RAI, la Sip, i cavi e i pneumatici della Ceat, Bamche come la Cassa di risparmio e il San Paolo, La RIV, LA SNIA VISCOSA,
Tutti questi operai, impiegati ingegneri meritavano una torre a testimoniare il loro intelligente e faticoso lavoro una torre che accompagnasse la fantastica e allora avveniristica fabbrica con una grandiosa ciminiera come una grande cattedrale è accompagnata da un grande campanile, come il campanile di Giotto accompagna il Duomo di Firenze,
Con bar ristoranti, esposizioni, appartamenti, uffici
multicolore per costruzione per pubblicità e insegne mastodontiche come quelle dell'Empire State Building di New York eletta a patrimonio dell'umanità. Ma per favore fatela costruire e gestire da un privato