Festeggiamenti a Gaza dopo il cessate il fuoco il 26 agosto 2014. (Momen Faiz, NurPhoto/Corbis)
Dopo 50 giorni di guerra, il 26 agosto Hamas e Israele hanno trovato un accordo per un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza. L’accordo, proposto dall’Egitto, prevede una serie di tappe nel breve periodo. Ma altre questioni sono rimandate a una nuova sessione di trattative che dovrebbe aprirsi tra un mese.
I punti dell’accordo a breve termine
- Hamas non lancerà razzi contro Israele.
- Israele fermerà tutte le operazioni militari di aria e di terra nella Striscia di Gaza.
- Israele aprirà i valichi verso Gaza per lasciare entrare materiale da costruzione e convogli di aiuti umanitari.
- L’Egitto aprirà il valico di Rafah che collega il paese con la Striscia di Gaza.
- L’Autorità palestinese si assume la responsabilità di controllare le frontiere della Striscia di Gaza e di impedire ad Hamas di introdurre armi e munizioni.
- La zona cuscinetto alla frontiera tra Gaza e Israele sarà ridotta da 300 metri a 100 metri dal confine.
- Israele concede che la zona di pesca si estenda da tre a sei miglia dalla costa della Striscia di Gaza.
Tra un mese le due parti cominceranno nuovi negoziati con la mediazione dell’Egitto.
Le questioni in discussione
- Hamas chiede il rilascio di prigionieri palestinesi, sia quelli in carcere da lungo tempo, sia quelli arrestati nelle numerose retate in Cisgiordania, dopo il rapimento e l’uccisione di tre ragazzi israeliani a Hebron.
- Hamas chiede la costruzione di un porto e di un aeroporto a Gaza.
- Israele chiede la restituzione dei corpi dei soldati israeliani uccisi durante il conflitto e la demilitarizzazione della Striscia.
Fonte: Internazionale