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Cosa rimane da festeggiare?

Creato il 01 maggio 2014 da Steil
La festa dei lavoratori, ormai da diversi anni, ha sempre più il sapore della presa in giro. Sempre meno persone hanno motivo di festeggiare: in tantissimi un lavoro non ce l'hanno e, chi ha questa fortuna, è spesso un precario con un contratto che, ufficialmente, viene definito atipico e, ufficiosamente, ridicolo.
E' comparso proprio oggi sul Fatto Quotidiano un articolo molto interessante che parla della proliferazione dei contratti atipici in Europa: a fare da apripista a questo tipo di contratti è stata la Germania e, da allora, il resto dell'Unione ha cercato di seguire il suo esempio illudendosi che, un aumento dell'occupazione, determinasse anche un aumento del PIL e quindi la tanta agognata crescita. Se questo assunto poteva essere parzialmente vero in passato, oggi non è più così: i contratti atipici sono diventati un fenomeno di massa riguardando milioni di persone e provocando, in tal modo, non più un aumento di posti di lavoro ma una redistribuzione degli stessi inibendo in tal modo la tanto agognata crescita.
In Italia negli ultimi anni si è seguito l'andazzo generale: anche le riforme di Renzi (dl lavoro approvato alla Camera, approderà presto al Senato) vanno nella direzione di maggiore flessibilità (una parola carina da sostituire a precariato) senza, peraltro, garantire un reddito minimo come succede in tutto il resto d'Europa.
La tanto discussa proposta del Movimento 5 Stelle infatti, è già legge in tutti gli altri Paesi europei TRANNE che in Italia e in Grecia. In Italia insomma, si vogliono eliminare i contratti a tempo indeterminato a favore di una maggiore precarietà senza nemmeno garantire una minima forma di tutela: i suicidi per disperazione sono anche frutto di certe scelte politiche: incredibile come certa gente, al mattino, riesca a guardarsi allo specchio.
QUI l'ottimo articolo del FQ.
Cosa rimane da festeggiare?

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