Cari followers di Harimag, sicuramente vi sarete accorti di come ultimamente su qualunque rivista, sito o speciale che parli di moda sia scoppiato il boom dei così chiamati Anni Ruggenti. Ce lo dice anche la notte degli Oscar per cui il miglior film è “The Artist”, ambientato negli anni 20, che cogliamo l’occasione di consigliarvi! Insomma i mitici Roaring Twenties sono il trend del momento.
La prima cosa che ci viene in mente? Chanel Chanel Chanel, con il suo petit noir, 1926. Partendo da Coco, tutto il resto è quasi una conseguenza: la linea morbida degli abiti e le fasce per appiattire il seno; la vita abbassata all’altezza dei fianchi e le gonne tubolari a “canna di fucile” con l’orlo sotto il ginocchio; la cloche, cappellino perfettamente abbinato al taglio alla garçonne che evidenziava la sensuale curva del collo; e l’indimenticabile charleston che viene preso come emblema: musica allegra e gaia, ritmo eccitante, gonne frastagliate con frange, collane di perle, la classica e rizza piuma sul cappellino, lustrini, paillettes e frac, uniti ad un po' di fatica nell'eseguirlo erano perfetti per rispecchiare il clima frenetico e elettrizzante, di generale euforia. Ecco il leggendario stile anni Venti della tipica flapper girl.
Ma da cosa è nato? Cosa ne sappiamo di più?
Ecco qualche informazione utile:
- Si era appena conclusa la prima grande guerra e nell’aria si sentiva un forte bisogno di rompere con la tradizione e puntare tutto sulla Modernità.
- Nascono i media. Cinema, teatro, radio. La musica è fondamentale.
- Nasce il jazz, che si diffonderà a macchia d’olio in tutto il mondo, divenendo un vero e proprio stile di vita. Per non parlare dei riscontri nel campo dell’estetica. All That Jazz.
- Fitzgerald da alle stampe “Il Grande Gatsby” mentre in Francia è il momento di Andrè Gide e Marcel Proust in contrasto con il dadaismo di Tzara. Il surrealismo di Breton è alle porte.
- L’Art Nouveau lascia il posto alla meravigliosa Art Déco. Fenomeno del gusto iniziato ufficialmente nel 1925, caratterizzato dall’uso di materiali come pelle di squalo o di zebra, l'uso massiccio di forme a zigzag o a scacchi, curve vaste, motivi a 'V' e a raggi solari, utilizzati per esempio, per delle scarpe da donna, griglie per termosifoni ecc.…In pieno stile art déco sono gli orologi Cartier, i gioielli in vetro di Lalique, i manifesti di Sepo e i mobili di Eileen Gray.
- A questo periodo risale anche la scoperta della celebre tomba di Tutankhamon, che introdusse la moda dell’esotico che si tradusse negli abiti-tunica, nei gioielli “in stile”, nelle nuove essenze profumate e nell’irrinunciabile boa di piume.
Gli anni ’20 sono fondamentali anche per le lotte politiche.
- Il primo marzo, infatti, Gandhi dà inizio alla campagna di resistenza passiva e non violenta, volta ad ottenere l'indipendenza del proprio Paese dalla Gran Bretagna.
- Importantissima è anche l'evoluzione della femminilità che portò, oltre a mutamenti nella moda, a fenomeni di proto-femminismo come le suffragette e le anglosassoni flapper (equivalenti alle francesi garçonne o alle italiane maschiette). Il mondo delle donne si allarga.
- Nascono il primo rossetto di Guerlain e la tinta per capelli di L’Oréal , i primi saloni estetici che utilizzano la corrente elettrica nei trattamenti ed i primi concorsi di bellezza. La donna diventava fiera, indipendente, all’avanguardia e non curante delle convenzioni. Una donna androgina che taglia i capelli corti, fuma una delle tipiche sigarette lunghe e magari si rifà anche il trucco, in pubblico, come mai prima d’ora.
- Il trucco melodrammatico caratterizzato da una base chiarissima, per ottenere un incarnato etereo, lunare, occhi scuri e cadenti e labbra piccolissime a forma di cuore e dipinte di rosso scuro, rappresenta perfettamente il nuovo ideale di donna. Sicuramente una femme fatale.
Icone di quel periodo? Greta Garbo, l’attrice “Divina” che si imporrà in tutto il mondo grazie all’espressività della sua presenza scenica, vamp, seduttrice, eroina romantica, forte e fragile. Un mito d’altri tempi. Louise Brooks che farà scalpore con il suo look assolutamente trasgressivo, capelli neri, frangia corta e sembianze vagamente androgine, musa ispiratrice della Valentina di Crepax; Josephine Baker, prima star di colore ad essere apprezzata a Parigi, che sconvolgerà il pubblico con le sue danze sensuali e feline, le labbra truccate di nero ed i capelli cortissimi lisciati con la brillantina; e tantissime altre non meno importanti come Elsie de Wolfe, Zelda Sayre Fitzgerald, Clara Bow, Barbara La Marr e Lee Miller.
Nella moda? Insuperabile è Jeanne Lanvin che con l’abito “nuit de Paris” ha dato vita ad un sogno.
Naturalmente la moda dei preziosi Annèe Folles è stata fonte di ispirazione di infinite collezioni di quest’anno e non solo, guardate le immagini per farvi un’idea!
Chiudiamo con la solita follia di interpretare noi stesse gli anni ruggenti.
Prendete spunto anche voi! Come sempre: siate creativi, siate CoOl.
Un abbraccio dal team di Combinazione Perfetta e al prossimo articolo!