Magazine Psicologia

Cosa significa uguaglianza?

Da Postpopuli @PostPopuli

di Salvatore Carvelli

Ma cosa significa uguaglianza? È il principio secondo il quale non vi è alcuna distinzione di razza, religione, cultura e sesso; voglio qui prendere in considerazione il termine razza: tipo umano avente “alcuni caratteri morfologici” che lo differenziano. Se lo differenziano l’uno dall’altro i soli tratti somatici, essi rimangono apparenti e per altro invisibili a chi sa guardare oltre un certo luogo, in profondità.

COSA SIGNIFICA UGUAGLIANZA?

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Le emozioni, i sentimenti, il pensare, sono intrinsecamente propri ma in ognuno di noi simili. L’uomo per natura non ha confini, soprattutto nell’anima, eppure se li crea tracciandoli su delle carte e nel proprio senno, rendendoli scellerati dietro il nostro perbenismo, che rende sì, gli altri diversi. Ammettiamo di vederli così per paura o forse, semplicemente, perché trattengono circoscritta la nostra assuefazione culturale e religiosa, e nessuno la mescola volentieri con altre; però non esistono. E nell’imbrunir ci nascondiamo, ci assolviamo.

Ma se tutti guardassimo non solo con gli occhi ma attraverso essi, pur con l’anima e il cuore, ci accorgeremmo che le somiglianze sono in ognuno di noi; nei nostri pensieri, nei nostri atteggiamenti, nel nostro vivere ed essere: esse non sono subordinate al nostro apparire. 

Ti dico: disponi l’uno a fianco dell’altro tre persone aventi tratti somatici e colore della pelle che si differenziano a causa della loro antropologica appartenenza; una africana, una europea e una asiatica. Ponigli delle domande che spaziano ad esempio dalla politica all’amore, dalla religione al senso della vita, e falle rispondere. Ascoltale, osservale. Udirai certo le loro diverse opinioni e idioma, ma non noterai le differenze di sentimento e di emozione. Dei tre vedrai chiare le diversità di razza, ma non scorgerai certo quelle del cuore e dell’anima perché inesistenti: perché loro amano e tu ami, perché loro soffrono e tu soffri, perché loro ridono e tu ridi, perché loro credono e tu credi, loro dubitano e tu pure, perché loro sognano e tu sogni. Vi vedrete come in uno specchio e attraverso gli occhi vi rifletterete. Poi incidi lievemente con un ago l’indice della mano sinistra di ognuno; da essi, pur se di razza differente, vedrai uscire un sangue di egual colorazione: Quindi, di tutti, è tinta la pelle ma rosso è il sangue e il cuor ci rassomiglia e l’anima.

Egli, il diverso, non vive forse con te nel mondo? Questa casa dalle molte stanze, con un’unica porta d’ingresso e una di uscita.

Io credo che la realizzazione di uno scopo nobile per cui si agisce – l’ideale – che apparentemente sembra irrealizzabile e inconcepibile ma che può divenire un fatto concreto, dipende da come si osservano le tematiche che affrontiamo durante il nostro cammino, da come noi raffiguriamo le “cose della vita”.

Inoltre è presumibile che chi non tollera le disuguaglianze, le dissomiglianze, quali esse siano, viva eterno nel buio e, dietro quell’uscio che lo separa dalla luce, sarà schiavo dell’ignoranza e sempre più distante dalla saggezza. Il pregiudizio porta solo all’odio e l’odio è figlio di sé.

Noi tutti svolgiamo compiti diversi e ognuno è gravato dalle sue molte difficoltà, ma l’uguaglianza è per l’uomo l’unica bilancia per i differenti carichi nel mondo.


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