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Cosa sono i condilomi vulvari e come riconoscerli

Creato il 09 giugno 2013 da Sportnutrizione

condilomi vulvari

I condilomi vulvari sono delle malattie virali, trasmissibili anche con i rapporti sessuali: provocati dal papillomavirus umano, da un virus che appartiene alla famiglia di quelli delle verruche, devono essere curati non appena ci si accorge di averli, per evitare di contagiare i nostri partner sessuali. I condilomi di solito colpiscono le mucose, come vagina, cervice, uretra, lingua, cavo orale, laringe, esofago, ma anche la cute, come quelle del pube, del pene, dello scroto, del perineo, delle grandi labbra e anche della vulva, da qui il nome di condilomi vulvari.

I condilomi vulvari si manifestano come escrescenze carnose che possono essere rosa ma anche brune: in gravidanza i condilomi si sviluppano con maggiore rapidità e con dimensioni maggiori. Provocati dal papillomavirus umano, devono essere curati subito, per evitare che questa malattia venerea possa trasmettersi ai propri partner: anche loro dovranno essere visitati e seguire la cura nel caso il virus abbia colpito anche loro.

I condilomi vulvari, una volta individuati, possono guarire con diversi trattamenti: se la crioterapia con azoto liquido è indicata in caso di condilomi esterni, in caso di condilomi genitali si possono usare creme ad uso locale. Nel caso i condilomi siano recidivi, bisognerà vedere se è il caso di una terapia laser.

Consultate sempre il medico nel caso notaste qualcosa che non va, se il trattamento che vi ha prescritto vi procura qualche effetto collaterale o se i condilomi non guariscono nei tempi indicati dall’esperto.

Come si curano i condilomi senza ricorrere alla chirurgia? I condilomi (noti anche come creste di gallo, verruche genitali o anche porri venerei) sono delle manifestazioni dermatologiche che si presentano sulla zona genitale sotto forma di verruche, provocate da alcuni sottotipi del papilloma virus umano (HPV), un virus che causa molti tipi di patologie. I condilomi rientrano all’interno delle patologie veneree poiché sono sessualmente trasmissibili ed hanno un elevato grado di contagiosità. Essi si dividono in tre diverse tipologie (condilomi acuminati, condilomi floridi e condilomi piatti), e si presentano come delle escrescenze o protuberanze sulla cute.

Fra i sintomi provocati da questa malattia non vi è il dolore, bensì un fastidioso prurito che può raggiungere stadi molto intensi. Detto ciò, curare i condilomi è naturalmente possibile, e non necessariamente attraverso la chirurgia.

Esistono infatti diverse opzioni di trattamento, a cominciare dalla crioterapia, un tipo di trattamento poco invasivo che si basa sull’applicazione di sostanze (azoto liquido) a temperature bassissime. Per quanto riguarda le terapie farmacologiche, vengono consigliati due farmaci in particolare: l’imiquimod crema al 5%, un farmaco efficace e comodo, dal momento che sarete voi stessi ad applicarlo in completa discrezione, e il podofillotossina crema (Wartec crema e Condyline in soluzione o crema), utile per via della sua attività citotossica che induce la necrosi dei condilomi.


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