Un conto di deposito è un prodotto bancario che si distingue dal tradizionale conto corrente per essere un semplice deposito di denaro remunerato. Da esso si possono generalmente effettuare solo operazioni di prelievo e versamento, mentre sono inibite altre operazioni tipiche bancarie quali bonifico verso conti non predefiniti, pagamento assegni, prelievo con bancomat o carta di credito, ecc.
Non sono da confondersi con i conti di deposito i pronti contro termine (PcT) o i certificati di deposito, strumenti d'investimento a breve termine che in genere vengono offerti dalle banche in alternativa ai conti di deposito.
In genere i conti di deposito necessitano di essere abbinati a un conto corrente (conto d'appoggio) tramite il quale vengono effettuati versamenti e prelievi.
Il conto deposito può essere libero o vincolato. Nel primo caso si ha l'immediata disponibilità dei soldi depositati. Con il conto di deposito vincolato invece si possono ritirare i propri risparmi alla scadenza del periodo di vincolo (da 1 mese a 36 mesi). Il vincolo viene remunerato con interessi maggiori, ma possono prevedere delle penali per ritirare i soldi prima della scadenza che generalmente consistono nella mancata corresponsione degli interessi.
Il conto di deposito ha avuto una rapida crescita a partire da metà anni '90 in Italia soprattutto grazie ai conti di deposito delle banche online che offrono interessi alti e senza spese, perché hanno costi di gestione minori rispetto a quelli tradizionali, dato che non ci sono costi di sportello e i costi di personale sono molto ridotti. Capostipite di questi conti di deposito è stato Conto Arancio, seguito da numerosi conti online.
Prossimamente approfondirò l'argomento con consigli su dove aprire un conto deposito e quali sono i più convenienti. Fonte: Wikipedia.sonsoldi.com