stregoneria intesa come magia nera, ossia come aggressione mistica con o senza l'uso di strumenti magici, comprende un assortimento assai eterogeneo di pratiche, che rispondono a tre principi fondamentali: il principio della trasmissione per contagio (cose che sono state in contatto continuano a influenzarsi reciprocamente anche a distanza), quello della similitudine (il simile agisce sul simile) e il principio del potere magico delle parole (uso di formule magiche).
Il principio della similitudine, secondo cui producendo un effetto su un determinato oggetto si determinerà un effetto analogo sull'oggetto che esso rappresenta, è esemplificato da uno dei riti più caratteristici della stregoneria, che consiste nel procurare dolore o la morte di un nemico trafiggendo o bruciando la sua effige, per estregoneria una bambola di cera, oppure frammenti di un suo capo di vestiario.
Diffusa presso le popolazioni africane è la credenza che lo stregone uccida lentamente e gradualmente le sue vittime, nutrendosi del loro corpo e del loro sangue, senza che esse se ne accorgano e che si notino segni o ferite su di loro. Queste e molte altre pratiche sono oggetto di un timore che si accentua nei confronti di stregoni e fattucchieri appartenenti a popolazioni diverse dalla propria, dai quali si pensa che sia pressoché impossibile difendersi. L'ostilità nei confronti di una popolazione confinante diversa per lingua e cultura, e la paura che essa incute, portano infatti spesso ad attribuirle pratiche di stregoneria, che essa, a sua volta, attribuirà a un'altra. Nella contemporaneità può succedere che le categorie indigene connesse alla stregoneria servano a elaborare dispositivi narrativi per denunciare la forza e la violenza del potere costituito a livello locale o nazionale (lo Stato, per estregoneria che diventa esso stesso stregone) o per dar conto delle logiche prevaricanti del libero mercato (colui che si arricchisce molto e troppo velocemente può essere accusato di stregoneria).
Cosa sono le pratiche in stregoneria?ultima modifica: da
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