di Nicola Pucci
Plaza de Cibeles – da panoramio.com
Madrid. L’elegante compostezza di Plaza Mayor; lo straordinario contributo artistico del Museo del Prado; l’aristocratica collezione di capolavori del Thyssen Bornemisza; la dirompente forza distruttiva del Guernica prodotto dalla mano morbida di Pablo Picasso… questo è quanto la capitale spagnola ha da millantare agli occhi del mondo. Sufficiente per annoverarla tra le città di maggior blasone e bellezza del Vecchio Continente? La controversia, di certo, è tuttora in corso…
Plaza Mayor – foto di Sebastian Dubiel da wikimedia.org
Ho trascorso quattro giorni nella città che più di ogni altra si erge a simbolo dell’antica grandezza imperiale di Spagna. I reali trovano da secoli qui la loro culla più materna e la maestosità di alcuni edifici che acchiappano l’occhio ma nulla hanno da spartire con le meraviglie architettoniche di altre gemme d’Europa sono lì a darne testimonianza. Mi vien da pensare a Parigi, in prima battuta. Ecco allora il Palacio Real, fascinoso non lo metto in dubbio, ma due gradini sotto le fattezze imponenti della reggia di Versailles; ecco la Gran Via, trafficata nella sua dilagante spaziosità ma tre categorie inferiore agli Champs-Élysées; ecco la Porta di Alcalà, graziosa e simmetrica ma destinata inevitabilmente a soccombere al cospetto del ben più faraonico Arco di Trionfo.
Il 3 maggio 1808 di Goya – da wikipedia.org
Certo, rimango stupefatto davanti al “Guernica” che trova accoglienza al Museo Reina Sofia; ammiro il visionario talento d’avanguardia di Hieronymus Bosch e il suo “Giardino delle delizie“; raggelo nell’incontro con Goya che grida le miserie di Spagna di inizio Ottocento. Un salto al Parco del Buen Retiro, una camminata tra le vivaci stradine che si dispiegano dal cuore pulsante della Puerta del Sol, un buon numero di scatti fotografici a Plaza de Cibeles più per l’album che per la gloria e Madrid è tutta qui. Sospesa tra la nostalgia di un passato da primadonna e il richiamo all’era della dittatura del Generalissimo Franco di cui abbiamo traccia visibile in Plaza de España.
Stadio Santiago Bernabeu – da informazione.it
Ah, dimenticavo… magari tornando a casa ricorderete soprattutto l’ineguagliata storia calcistica della squadra più famosa al mondo, il Real Madrid, e il tempio che applaude le gesta dei suoi campioni in maglia merengues. Sì, cari amici, il Santiago Bernabeu che ci rimanda ad un lontano 11 luglio 1982. Bei tempi. Hasta luego.
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