Ringraziamo il nostro amico Stefano per il suo contributo su Salamanca;
" Comincia ufficialmente il mio weekend a Salamanca ed il primo giro di perlustrazione non può che iniziare dalla famosa Plaza Mayor, a cui arrivo passeggiando per una decina di minuti lungo calle Toro, sostando anche ad ammirare la Iglesia de S. Juan de Sahagún, la prima delle tante Chiese che vedrò in questi due giorni.
Proseguendo poi verso sud ma deviando a sinistra verso Plaza de Santa Eulalia si arriva alla Torre del Aire, costruzione del XV° secolo appartenente alla famiglia nobile dei Castillo con funzione di fortezza considerando le frequenti lotte che avvenivano tra le diverse nobilità della città in quel secolo. L’edificio si affaccia su Plaza de la Constitución, dove si trovano gli uffici della Giunta Comunale della Castilla y León. Torno poi in calle Toro e arrivo alla famosa e maestosa Plaza Mayor, autentico cuore pulsante della città, punto di ritrovo per i turisti così come per gli abitanti e gli studenti che affollano la piazza in qualsiasi ora del giorno e della notte. La facciata principale corrisponde alla sede del Municipio da cui svetta la magnifica Torre dell’orologio in stile barocco. I quattri lati della piazza sono composti da 88 arcate, ognuna delle quali ha il suo medallion, cioè dei medaglioni che rappresentano personalità illustri di ogni epoca che sono legate alla città (c’è anche quello dedicato a Franco). Innumerevoli sono i cafè che si affacciano sulla piazza e quelli che si trovano sotto i portici; i prezzi, pur considerando la posizione, sono buoni e andare per tapas è sempre la maniera più conveniente per apprezzare la cucina locale e spagnolain generale. A proposito, lasciata Plaza Mayor dal suo lato sinistro rispetto al Municipio si trova il Mercado Central, dove ci sono vari banchi che vendono prodotti freschi (soprattutto jamón iberico che io adoro!).Dopo la visita al mercato ho attraversato nuovamente Plaza Mayor per dirigermi al lato opposto, verso Palazzo Monterrey, edificio del Conte di Monterrey risalente al XVI° secolo oggi però non visitabile al suo interno, e la vicina Iglesia de la Purísimaconfinante con il Convento, entrambi fatti costruire del Conte di Monterrey nel XVII° secolo.
Da qui torno all’albergo per sistemare la mia roba in camera e fare una breve siesta (sono circa le due del pomeriggio). Una volta ricaricate le energie mi rimetto in marcia e ritorno a Palazzo Monterrey per proseguire dritto lungo la caratteristica calle Compañía fino ad arrivare all’Università Pontificia (la Clerecía), palazzo in stile barocco con inclusa la Chiesa, che dagli anni ’40 è sede della facoltà di Teologia e Diritto Canonico. Proprio davanti c’è la Casa de las Conchas, edificio gotico di fine XV° secolo decorato esternamente con le conchas, ossia conchiglie: esiste una leggenda secondo la quale vi sarebbero nascosti dei tesori sotto di esse, chissà… All’interno si trova la Biblioteca pubblica.
Penso di essermi fermato almeno mezz’ora per fotografare la Facoltà e soprattutto le conchiglie che ricoprono la facciata principale dell’edificio, ne sono rimasto davvero affascinato. Attraversando Plaza S. Isidro arrivo in Patio de Escuelas, dove si trova l’Università di Salamanca, la più antica di Spagna. La facciata, tanto storica quanto ben tenuta, mi ha lasciato a bocca aperta per la sua imponenza, facendomi invidiare non poco tutti gli studenti che transitano e studiano lì quotidianamente, beati loro… Nelle viuzze che sbucano davanti all’edificio si trovano tanti bar e ristoranti che offrono menù del giorno e piatti tipici a prezzi ridotti per gli studenti e comunque economici anche per i turisti, una buona occasione insomma per mangiare bene spendendo poco (vi consiglio un tipo di jamón iberico tipico della zona di Salamanca davvero squisito).
Vicino all’Università si trova quello che per me è il luogo più suggestivo di tutto il centro storico, ossia il complesso con la Cattedrale Vecchia e la Cattedrale Nuova. Fare una fotografia che le contenesse entrambe è risultato difficile se non impossibile, per cui mi sono concentrato sui primipiani delle facciate e delle torri dei due edifici. La Cattedrale Vecchia, di stile romanico, è uno dei principali luoghi di culto cattolico di Salamanca e la sua costruzione iniziò nel XII° secolo per terminare alla fine del XIV° secolo. Questa è adiacente a quella Nuova, edificata a partire dal 1513 e conclusa nel 1733. Come dimensioni è senza dubbio più imponente di quella antica e comprende più stili, da quello gotico a quello barocco e rococo. Una particolarità è il fatto che, durante i lavori di restauro della facciata nord avvenuti nel 1992, sono stati aggiunte la scultura di un astronauta che naviga nello spazio e quella di un drago con un cono gelato: simboli, secondo il loro autore, del secolo in corso.
Mi fermo nei giardini che separano la Cattedrale dalla Facoltà di Filologia a contemplare la magnifica visuale che ho di fronte; proprio davanti all’edificio religioso parte ogni mezz’ora circa un trenino che compie un giro turistico per il centro storico della città. Si avvicina l’ora del tramonto così decido di godermi tale panorama da un’altra angolazione. Incamminandomi oltre il complesso delle due Cattedrali, percorrendo piccole vie che si incrociano quasi formando un labirinto da cui sullo sfondo sempre svettano le Chiese, scendo fino ad arrivare al Ponte Romano, ponte sul fiume Tormes eretto intorno al I°-II° secolo D.C. Attraversandolo si arriva alla zona verde con giardini e piste ciclabili e tanta gente a prendere il sole (d’altronde la giornata era ancora estiva con i 30° delle ore più calde). Cerco faticosamente una panchina libera e finalmente posso godermi il tramonto sulle Cattedrali e su tutta Salamanca.
La seconda giornata del mio weekend a Salamanca comincia dopo una ricca colazione a base di spremuta, bevande calde, brioches e marmellate. Torno quindi in centro per vedere ciò che ancora mi manca. Mi dirigo così alla Iglesia-Convento San Esteban (Santo Stefano), la cui costruzione iniziò nel 1525 e terminò nel 1618. Il complesso, comprendente Convento e Chiesa è monumentale e dal piazzale antistante si ha una bella vista sulla Cattedrale poco distante da lì.Risalendo verso Plaza Mayor passo sotto la Torre del Clavero, una tipica costruzione di tipo militare risalente alla fine del XV° secolo e appartenente anticamente al Custode delle chiavi dell’Ordine di Alcantara del 1470. Conclusa questa tappa e avendo ancora tempo prima di andare a prendere il treno che mi riporterà a Madrid, attraverso di nuovo il ponte Romano per rilassarmi ancora un po’ ai giardini, godendomi la piacevole temperatura estiva. Tornando in centro, passo per l’ultima volta (sigh!) per Plaza Mayor curiosando e poi fotografando alcuni medaglioni, tra cui quello di Franco.
Si conclude così il mio weekend a Salamanca e, considerando i luoghi che ho visto, posso dire senza alcun dubbio di aver scelto bene la mia meta: è una città ricca di storia, di edifici da vedere che affascinano per la loro architettura, di viuzze caratteristiche di epoche passate e dove pertanto il tempo sembra essersi fermato, di gente ospitale e sempre pronta a regalare un sorriso; è una città il cui centro storico è raggruppato in uno spazio non troppo esteso per cui si può girare a piedi godendosi ancora di più la visita; è una città universitaria, fatta perciò a misura d’uomo, o meglio di studente, con prezzi bassi e convenienti.Per quanto riguarda i collegamenti, Salamanca dista circa 220km da Madrid e probabilmente è il treno il mezzo più comodo per raggiungerla: i treni Renfe partono dalla stazione Chamartín della capitale iberica e il viaggio dura poco più di 2 ore e mezza. I prezzi sono buoni e prenotando con diverso anticipo si possono trovare tariffe convenienti per il weekend, difatti io ho speso sui 35€ A/R e il servizio ferroviario è di ben altro livello rispetto a quello italiano, con treni moderni, puliti e in orario.
Per cui, se ancora non ci siete stati, vi consiglio assolutamente di andarci…¡Encantado Salamanca!"